“Partecipazione significa costruire un patto di corresponsabilità tra imprese e lavoratori, tra capitale e lavoro, nell’interesse della comunità e del Paese”. Con queste parole la Segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola è intervenuta alla Camera dei Deputati durante il convegno promosso dalla Fondazione De Gasperi e dalla Konrad Adenauer Stiftung, dedicato alla Legge 76 sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. Fumarola ha lanciato un appello per «aprire una nuova stagione per l’Italia», lasciandosi alle spalle decenni di conflitto permanente tra capitale e lavoro. “Solo così potremo affrontare le grandi trasformazioni digitali, ecologiche e demografiche in atto”, ha sottolineato, richiamando l’importanza dell’articolo 46 della Costituzione, che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende.
La leader sindacale ha difeso con forza l’impianto della Legge 76, frutto anche del contributo della Cisl: “È una legge innovativa che valorizza tutte le forme di partecipazione e ne affida il cuore pulsante alla contrattazione collettiva, nazionale e aziendale. Tutto il contrario di quanto sostenuto da chi ha parlato di un attacco alla libera contrattazione. Niente di tutto questo”.
“Alle imprese chiediamo coraggio, al Governo coerenza”
Secondo Fumarola, la partecipazione può produrre risultati concreti: aumentare salari e occupazione, radicare investimenti, rafforzare la formazione, migliorare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e consentire alle imprese di adattarsi meglio ai cambiamenti di mercato e tecnologici. Un coinvolgimento attivo dei lavoratori, ha spiegato, è anche fondamentale per governare l’impatto dell’intelligenza artificiale, negoziandone criteri e limiti in modo condiviso. Fumarola ha poi rivolto un messaggio chiaro alle istituzioni e al mondo produttivo: “Serve coerenza e coraggio. Alle imprese chiediamo di non temere la partecipazione, ma di viverla come un’opportunità per innovare e attrarre talenti e investimenti”.
Alla politica, la Cisl propone di collegare la Legge 76 a un “accordo della responsabilità”, prevedendo nella prossima manovra economica una riorganizzazione degli incentivi alle imprese basata anche sulla loro capacità di contrattare forme di partecipazione, in particolare quella organizzativa. “Le risorse sono limitate — ha concluso Fumarola — ma proprio per questo devono essere concentrate su misure che generino vantaggi per tutti: lavoratori, imprese e territori. Solo così costruiremo un Paese più competitivo, più giusto e più coeso”.