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Tratto da pag. ufficiale : https://www.savethechildren.it/

Onu, allarme di Save the Children: “2025 anno più letale per gli operatori umanitari. Lanciata nuova Dichiarazione per proteggerli”

domenica, 21 Settembre 2025
1 minuto di lettura

Il 2025 si preannuncia come l’anno più letale mai registrato per gli operatori umanitari. A lanciare l’allarme è Save the Children, che sollecita con urgenza gli Stati membri delle Nazioni Unite ad approvare una nuova Dichiarazione sulla protezione del personale umanitario, presentata oggi all’Assemblea Generale di New York e promossa dall’Australia. La Dichiarazione intende rafforzare l’attuazione della risoluzione 2730 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che richiama gli Stati a rispettare e proteggere il personale umanitario e delle Nazioni Unite, in linea con gli obblighi sanciti dal diritto internazionale, dalle Convenzioni di Ginevra e dal relativo Protocollo aggiuntivo. Pur non essendo giuridicamente vincolante, il testo rappresenta un segnale politico forte contro la crescente violenza che sta colpendo chi opera in prima linea per salvare vite umane.
Negli ultimi 25 anni, almeno un operatore umanitario al giorno è stato ucciso, ferito, rapito o arrestato. Il 2024 ha segnato un drammatico primato, con 383 operatori umanitari uccisi, di cui la stragrande maggioranza appartenenti al personale nazionale. Il 2025 rischia di superare questi numeri: 287 operatori hanno già perso la vita dall’inizio dell’anno, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024.

Una volontà politica da tradurre in azione

“Il sistema sta fallendo chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per proteggere quella degli altri”, ha dichiarato Inger Ashing, Amministratrice delegata di Save the Children. “Esortiamo tutti i governi ad approvare la Dichiarazione durante la prossima Settimana di alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. È un passo fondamentale per garantire protezione al personale umanitario e rafforzare il rispetto del diritto internazionale umanitario. I responsabili di violazioni devono essere assicurati alla giustizia”. La Dichiarazione non solo riafferma l’impegno degli Stati a difendere gli operatori, ma propone misure concrete per migliorare la loro sicurezza, con particolare attenzione al personale nazionale, spesso il più esposto e vulnerabile.
L’iniziativa si inserisce negli sforzi del Segretario Generale dell’Onu e si collega a progetti paralleli come l’Iniziativa globale del cicr, volta a rilanciare l’impegno internazionale a favore del diritto umanitario.

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