All’indomani dell’ennesimo allarme aereo lungo il confine Ue, la seconda giornata della missione Nato “Sentinella dell’Est” ha mostrato l’alleanza in piena attività: ieri i caccia di Paesi membri hanno pattugliato i cieli di Polonia e Romania dopo nuovi sconfinamenti di droni russi. A Varsavia il premier Donald Tusk ha parlato di operazione “preventiva” e di “minaccia scongiurata”, con l’aeroporto di Lublino riaperto in serata, ma ha avvertito: “Restiamo vigili”.
A Bucarest l’Aeronautica ha intercettato un drone nei pressi del Danubio, seguito per quasi un’ora fino all’uscita dallo spazio aereo romeno; “la popolazione non è mai stata in pericolo”, ha chiarito il governo. Il capo della diplomazia polacca Radoslaw Sikorski interpreta gli sconfinamenti come un test del Cremlino: piattaforme potenzialmente armate ma impiegate “in modo inefficace” per misurare la reazione dell’Alleanza senza innescare un’escalation incontrollabile.
Dura anche la reazione europea: la presidente del Consiglio Ue Kaja Kallas ha definito l’episodio “un’ennesima violazione inaccettabile della sovranità” e una minaccia alla sicurezza regionale del Mar Nero. Intanto Mosca e Minsk proseguono le esercitazioni “Zapad 2025” nel Nord: il ministero della Difesa russo ha rivendicato il lancio di un missile ipersonico Zircon nel Mare di Barents contro un bersaglio “distrutto da un colpo diretto”.
Mercoledì il Consiglio Atlantico tornerà a riunirsi per dettagliare contributi e regole d’ingaggio della nuova missione, con l’obiettivo di colmare anche un gap di know-how: è Kiev, dopo quasi quattro anni di guerra dei droni, ad avere l’esperienza più avanzata. Una delegazione militare polacca è attesa in città per uno stage operativo con le forze ucraine; lo stesso Volodymyr Zelensky ha rilanciato l’appello: “Proteggiamo insieme i nostri cieli”.
Sanzioni USA
Sul fronte statunitense, secondo Politico i repubblicani starebbero valutando di agganciare un pacchetto di sanzioni alla Russia alla legge-ponte per evitare lo shutdown federale: una mossa per forzare la mano agli isolazionisti e presentare un risultato di politica estera senza irritare la Casa Bianca, in attesa della benedizione di Trump. All’Onu, la nuova presidente dell’Assemblea generale Annalena Baerbock apre all’ipotesi Caschi blu in Ucraina “se e quando ci sarà un cessate il fuoco e con un ampio sostegno degli Stati membri”. Più scettica la Cina: per Wang Yi “le sanzioni complicano i problemi e non li risolvono”.
Kiev colpisce raffineria
La guerra, intanto, continua a colpire in profondità la Russia. Nella notte droni ucraini hanno centrato la raffineria di Kirishi (regione di Leningrado), uno dei più grandi impianti del Paese, provocando un incendio domato senza vittime secondo le autorità locali. Kiev rivendica anche un’operazione contro un centro di comunicazione della Flotta del Mar Nero a Sebastopoli; negli ultimi mesi i raid navali e aerei hanno già costretto Mosca a redistribuire assetti e navi nel bacino.
Sul terreno interno russo si registrano poi deragliamenti nella regione di Leningrado: un macchinista è morto vicino a Gatchina, mentre un secondo convoglio merci con 15 cisterne vuote è uscito dai binari più a sud. Le autorità parlano di possibili sabotaggi, dopo l’esplosione su un tratto ferroviario nell’oblast di Orel che ha causato tre vittime.
Kiev, da parte sua, quantifica lo sforzo bellico: per il 2026 serviranno oltre 100 miliardi di euro per la difesa, ha detto il governo, mentre la presidente della Commissione Bilancio della Rada Roksolana Pidlasa ricorda che “un giorno di guerra costa 172 milioni di dollari”. Per contrastare gli sciami di Uav russi, lo Stato Maggiore valuta anche limitazioni temporanee al 4G/5G nelle aree sotto attacco, così da tagliare i canali di controllo e trasmissione video dei droni. Nel frattempo, a Kherson un civile di 54 anni è stato ucciso ieri da un bombardamento d’artiglieria su Bilozerka.
Meloni: “Cina e Russia vogliono ridisegnare ordine mondiale”
Sul piano politico, la premier Giorgia Meloni legge nella “foto di Pechino” il segno della volontà di Cina e Russia di ridisegnare l’ordine mondiale: “Dobbiamo continuare a portare a Kiev tutto l’aiuto necessario per una pace giusta e duratura”, ha detto in un intervento a Madrid. Da Mosca arriva invece l’avvertimento: ogni contingente militare straniero in Ucraina sarà considerato “obiettivo legittimo”, ha dichiarato il rappresentante del ministero degli Esteri Rodion Miroshnik.