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“Comune che vai, fisco che trovi”. Indagine CNA: total tax rate in calo ma il peso delle tasse resta alto

Le proposte della Confederazione, sulla “rottamazione”, il grano salis del vice ministro Leo
venerdì, 12 Settembre 2025
3 minuti di lettura

Comune che vai fisco che trovi”. È l’analisi attenta e dettagliata che la Confederazione nazionale degli artigiani realizza a beneficio delle imprese e di quanti vogliono approfondire il tema fisco nelle sue dimensioni locali. Uno spaccato che mostra le differenze territoriali verso cui sono esposte (incomprensibilmente) le attività produttive.
“Lieve calo della tassazione sulle imprese personali nel 2024 al 52,3% dal 52,8%, e conferma di consistenti divari territoriali”, puntualizza la Cna che illustra le principali evidenze dell’Osservatorio sul fisco della CNA, analisi giunto alla settima edizione e illustrato alla presenza del viceministro Maurizio Leo: In media, le imprese hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio, due giorni in meno rispetto all’anno precedente. Dalla fotografia che scatta l’Osservatorio Cna Bolzano si conferma sul gradino più alto del podio con una tassazione al 46,3% mentre a chiudere la graduatoria dei 114 capoluoghi di provincia è Agrigento con una pressione fiscale complessiva del 57,4%.

Imprese, fisco e addizionali

Il rapporto della CNA riguarda un’impresa tipo. Nello specifico un’impresa individuale che utilizza un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio di proprietà destinato alla vendita di 175 mq con valori immobiliari di 500mila euro in tutti i comuni, ricavi per 431mila euro e un reddito d’impresa di 50mila.
Le differenze territoriali riflettono in particolare le addizionali regionali e comunali sul reddito, l’Imu e l’imposizione per raccolta e gestione rifiuti”, fa presente la Confederazione, “ Il rapporto inoltre rileva che il livello di tassazione è più elevato nelle province dove in genere è minore l’efficienza della gestione e della qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese. In media nell’Italia settentrionale la pressione fiscale è più lieve rispetto al Sud”.

Tasse, territori e differenze

Nel complesso la divergenza territoriale rimane dintorno agli 11 punti come l’anno precedente. Soltanto in dieci comuni il total tax rate è inferiore al 50%.
Tra le grandi città Milano è in 18ma posizione con una pressione complessiva al 50,5%, segnala la Confederazione, “che consente di smettere di lavorare per il fisco il 3 luglio, a Palermo il tax free day è il 7 luglio, il 12 luglio a Roma e Genova, il 15 a Torino, il 17 a Firenze, il 19 luglio a Napoli mentre a Bologna si deve attendere fino al 23 luglio”.

Fisco super freno alla crescita

La presentazione del Rapporto è stata aperta dal Presidente Nazionale, Dario Costantini, il quale ha sottolineato che “il nostro Osservatorio certifica una lieve riduzione del total tax rate ma è evidente che il livello di tassazione resta molto elevato e rappresenta un vincolo alla crescita. “Le imprese meritano un fisco più leggero, più semplice e più equo”, osserva Costantini.

Valore tassato e valore di mercato

La settima edizione di “Comune che vai, fisco che trovi” – i cui dati sono stati analizzati da Giovanna Aiello, coordinatrice dell’Ufficio fiscalità indiretta e adempimenti CNA, è stata l’occasione anche per presentare una serie di proposte da parte della Confederazione nell’ambito della delega per la riforma organica del fisco. Il Segretario Generale CNA, Otello Gregorini, ha messo in risalto che alcune “nostre proposte sono già state recepite nella delega”. Il nostro approccio è “la collaborazione e auspichiamo che altre proposte possano trovare attuazione nella delega”. In particolare “la semplificazione, riforma del catasto avvicinando il valore tassato al valore di mercato. E poi uniformità delle detrazioni a prescindere dal reddito”.

Il passaggio generazionale

Gregorini ha poi sottolineato in particolare l’importanza del passaggio generazionale. “Dobbiamo favorire questo processo, fiscalmente e finanziariamente, per non disperdere preziose competenze”.A illustrare le proposte CNA il responsabile Politiche fiscali e societarie della Confederazione, Claudio Carpentieri.

Chi assume meno paga

Proposte definite interessanti dal viceministro Leo che nel suo intervento ha ricordato quanto realizzato finora con la delega e l’impegno a ulteriori interventi. Il vincolo sono le risorse, “sono favorevole alle semplificazioni e sono pronto a realizzare tutte quelle a costo zero”. Leo ha poi ricordato che “abbiamo introdotto la detassazione dei premi di risultato e questa è la strada da seguire. È giusto che il reddito che viene prodotto in più abbia una tassazione minore perché va nella direzione di una maggiore produttività. Leo ha ribadito che uno dei suoi obiettivi è quello di rendere l’Ires premiale “strutturale, semplificandola”. “Vediamo”, ha spiegato, “come far confluire l’Ires con il principio di ‘chi assume meno paga’ nella prossima legge di bilancio”.

Rottamazione con grano salis

Coincidenza, infine, tra le proposte della CNA e del viceministro sulla nuova rottamazione. “Nessuno nella maggioranza di governo è contrario alla rottamazione”, ha assicurato Leo , “ma va fatta ‘cum grano salis’, con interventi selettivi per chi si trova effettivamente in difficoltà, senza dare spazio ai “recidivi che possono pagare” e che usano “meccanismi pretestuosi” per non farlo”.

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