Misure a tutela dell’ambiente nel decreto Rilancio. Un passo verso un piano green con una serie di incentivi a favore di quanti chiedono servizi, anche per la mobilità, che abbiano minor impatto ambientale sull’eco sistema. Nel merito il decreto Rilancio, approvato lunedì sera dal governo, prevede lo stanziamento di 55 miliardi di euro per aiutare famiglie, imprese, sanità e gli altri settori nevralgici del Paese ad affrontare l’emergenza Covid-19. “Al suo interno”, osservano gli ambientalisti che forse speravano in incentivi più massicci, ma comunque il decreto ha già punti che si giudicano condivisibili, come il capitolo,
“Riqualificazione energetica”.
“Per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e antisismici”, si fa presente in una nota, “sugli immobili viene introdotto uno sgravio fiscale, fino al 110%, delle spese sostenute dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre del 2021. Ci sarà la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all’impresa che realizza i lavori”. C’è poi una parte che riguarda la “Mobilità sostenibile”.
“Nel decreto”, prosegue la nota, “è stato inserito un bonus mobilità, pari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a 500 euro, per i residenti nei Comuni con più di 50mila abitanti”.
L’obiettivo è incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico. “A tal fine il governo stanzia 120 milioni di euro per il 2020”, si sottolinea, “Il bonus, valido fino al 31 dicembre 2020, potrà essere utilizzato per l’acquisto di bici, anche a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel”. Per i Comuni, inoltre, ci sarà la facoltà di realizzare corsie riservate per bici e monopattini ricavandole sulle carreggiate esistenti. In arrivo anche i rimborsi degli abbonamenti ai mezzi pubblici e fondi per le aziende del trasporto locale. Infine, forse unica nota stonata nel decreto è il rinvio della “Tassa sulla plastica”.
“L’entrata in vigore della tassa”, così come deciso dal Governo. “sulla plastica, al pari di quella sullo zucchero, è stata rinviata al 2021”.