L’Europa è alle prese con la prima grande ondata di calore dell’estate 2025, che ha già fatto registrare temperature record fino a 45°C in alcune aree del Sud del continente. Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Grecia hanno attivato massime allerte sanitarie e meteo, mentre le autorità locali corrono ai ripari per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. A Lisbona, il termometro ha toccato i 42 gradi, spingendo il governo portoghese a dichiarare lo stato di massima allerta per due terzi del territorio nazionale, anche a causa del rischio incendi. In Spagna, l’agenzia meteorologica AEMET ha emesso un’allerta speciale per il caldo persistente, con notti tropicali e picchi diurni che mettono a rischio anziani, bambini e persone con patologie croniche. In Francia, 73 dipartimenti sono in allerta arancione. A Marsiglia, le autorità hanno aperto gratuitamente le piscine pubbliche per offrire sollievo ai cittadini, mentre a Perpignan si sono toccati i 40°C. Anche in Italia, il Ministero della Salute ha diramato il “bollino rosso” per 21 città, tra cui Roma, Firenze e Napoli, raccomandando di evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali e di idratarsi frequentemente. La Grecia affronta una doppia emergenza: caldo estremo e incendi. A sud di Atene, un vasto rogo ha costretto all’evacuazione di diverse aree, mentre le temperature sfiorano i 40 gradi. Secondo il programma europeo Copernicus, l’Europa si sta riscaldando più rapidamente della media globale. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, e il trend sembra destinato a proseguire. Uno studio pubblicato su Lancet Public Health prevede che i decessi legati al caldo potrebbero triplicare entro il 2100, con un impatto devastante soprattutto nei Paesi del Sud.