L’ex giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, David Souter, è morto all’età di 85 anni nella sua residenza nel New Hampshire. La notizia del decesso, avvenuto giovedì, è stata ufficialmente confermata dalla Corte Suprema. Nominato nel 1990 dal presidente George H.W. Bush, Souter ha servito come giudice della Corte Suprema per quasi due decenni, fino al 2009, quando ha scelto di ritirarsi. Originariamente considerato un giurista di orientamento conservatore, nel corso della sua carriera ha progressivamente assunto posizioni più moderate, diventando una figura centrale e spesso determinante in molte delle decisioni più rilevanti della Corte. Durante il suo mandato, Souter ha giocato un ruolo di primaria importanza in sentenze storiche riguardanti i diritti civili, la libertà di stampa e la protezione dell’ambiente. Il suo approccio alla Costituzione era caratterizzato da una visione pragmatica, e il suo voto è stato determinante su questioni complesse e controverse come l’aborto e la separazione tra Stato e Chiesa. Dopo il suo ritiro dalla Corte Suprema, Souter ha scelto di condurre una vita tranquilla e lontana dai riflettori, stabilendosi nel suo amato New Hampshire, dove ha vissuto con grande discrezione. Nonostante la sua natura riservata, è rimasto una figura di altissimo prestigio nel mondo giuridico, stimato e ricordato dai colleghi per la sua eccezionale integrità, il suo rigore intellettuale e il profondo impegno verso l’equità e la giustizia. La sua morte rappresenta la conclusione di un capitolo significativo nella storia della Corte Suprema, ma il suo lascito rimane indelebile. L’opera giuridica di David Souter continuerà a essere un modello e una fonte di ispirazione per generazioni di giuristi, studiosi del diritto e professionisti del settore, che vedranno in lui un esempio di dedizione e saggezza.