sabato, 10 Maggio, 2025
Esteri

Trump ha visto il ministro israeliano per gli Affari strategici. Tel Aviv minaccia l’Iran: “Farete la fine di Hamas”

Gaza sotto le bombe: 106 morti in 24 ore. Pressioni internazionali per un cessate il fuoco

Il conflitto israelo-palestinese continua ad alimentare tensioni internazionali, mentre il neo-eletto Papa Leone XIV ha ricevuto reazioni diverse da Israele e Hamas. Il presidente israeliano Isaac Herzog auspica che il nuovo pontefice possa contribuire a rafforzare il dialogo interreligioso, mentre Hamas vede in Leone XIV una figura di sostegno per gli oppressi. Tra speranze e recriminazioni, il Medio Oriente resta una polveriera, in attesa di una tregua che appare ancora lontana. Nelle ultime 24 ore, almeno 106 persone sono state uccise e 367 ferite nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi dell’esercito israeliano. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti sanitarie locali. Dall’inizio dell’offensiva, iniziata nell’ottobre 2023, il numero complessivo delle vittime ha raggiunto i 52.760 morti e 119.264 feriti, con un bilancio che comprende in gran parte donne e bambini. Di fronte a questa situazione drammatica, la comunità internazionale si mobilita per ottenere una tregua. Tuttavia, i recenti colloqui tra Hamas e i mediatori egiziani e qatarioti a Doha non hanno portato alcun progresso significativo. Le trattative, pur definite “serie” dalle fonti, si sono concluse senza svolte decisive, mantenendo alta la tensione nella regione.

Crisi umanitaria

L’ONU lancia l’allarme: oltre 80 cucine da campo sono state chiuse a Gaza per mancanza di cibo. Secondo il portavoce delle Nazioni Unite, questa situazione rischia di portare alla fame migliaia di civili, aggravando ulteriormente una crisi umanitaria già drammatica. Anche il sistema scolastico è sotto attacco: la polizia israeliana ha chiuso con la forza delle armi sei scuole dell’UNRWA a Gerusalemme Est, mettendo a rischio l’istruzione di oltre 800 studenti palestinesi. Gli ordini di chiusura arrivano dopo che Israele ha vietato all’UNRWA di operare sul suo territorio all’inizio di quest’anno, a conclusione di una lunga campagna contro l’agenzia dell’Onu.

Tensioni diplomatiche

L’escalation del conflitto ha avuto ripercussioni anche sul piano diplomatico. Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha annullato la visita programmata a Gerusalemme per il 12 maggio, come riportato dal giornalista di Axios Barak Ravid. La decisione è arrivata in seguito agli sviluppi sul campo e al deterioramento della situazione umanitaria. Intanto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il ministro israeliano per gli Affari Strategici, Ron Dermer, per discutere della crisi in Gaza e dei negoziati indiretti con l’Iran, previsti nei prossimi giorni a Muscat, in Oman. Trump intraprenderà inoltre un viaggio diplomatico in Medio Oriente, toccando Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar, con l’obiettivo di consolidare le alleanze e discutere della crisi regionale.

Tajani: sostegno al piano egiziano

In Italia, il Consiglio Supremo di Difesa si è riunito al Quirinale sotto la presidenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Nel comunicato finale si legge l’appello alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e all’immediata cessazione delle ostilità. L’Italia sottolinea la necessità del rispetto del diritto internazionale umanitario e chiede a Israele di garantire l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha ribadito che l’Italia si riconosce nel piano egiziano per una soluzione a due Stati, criticando il progetto di Netanyahu.

Israele all’Iran: “Farete la fine di Hamas”

Mentre continuano i raid su Gaza, Tel Aviv alza i toni contro Teheran. Dopo l’incontro con il ministro degli Affari Strategici israeliano, Trump ha ribadito l’intenzione degli Stati Uniti di mantenere alta la pressione sull’Iran. Tel Aviv ha lanciato un monito diretto: “L’Iran farà la fine di Hamas” se continuerà a sostenere il movimento islamista. Nel frattempo, l’Iran prepara una missione diplomatica a Riyadh e Doha, a pochi giorni dall’arrivo di Trump in Medio Oriente.

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