Verso le dimissioni l’ambasciatrice statunitense in Ucraina, Bridget Brink, mentre l’amministrazione Trump intensifica gli sforzi per negoziare una risoluzione pacifica al conflitto tra Russia e Ucraina. Tammy Bruce, portavoce del Dipartimento di Stato, ha dichiarato che Brink lascerà il suo incarico, senza però fornire una data precisa per la sua partenza. Diplomatica di lunga esperienza, è stata nominata dall’ex presidente Joe Biden e confermata all’unanimità dal Senato nel maggio 2022. È stata la prima ambasciatrice statunitense a servire a Kiev dal 2019. Prima del suo incarico in Ucraina, Brink è stata ambasciatrice USA in Slovacchia e ha occupato posizioni di rilievo presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Durante il suo mandato in Ucraina, ha sostenuto con forza gli aiuti militari americani e ha mantenuto stretti rapporti con i leader ucraini. Le dimissioni di Brink coincidono con una fase in cui l’amministrazione Trump si concentra sul raggiungimento di un accordo diplomatico per porre fine al conflitto. Sempre giovedì, funzionari USA e russi si sono incontrati a Istanbul per dei colloqui diretti, mirati a migliorare le relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Il Dipartimento di Stato ha riferito che le delegazioni hanno scambiato note formali per finalizzare un accordo che garantirebbe stabilità ai servizi bancari per le ambasciate di entrambe le nazioni. Negli ultimi anni, le ambasciate USA e russe hanno affrontato restrizioni finanziarie e riduzioni di personale a causa delle tensioni legate alla guerra. Un’intesa bancaria potrebbe rappresentare un primo passo verso la ricostruzione di quei legami diplomatici interrotti. Le dimissioni di Brink potrebbero aprire la strada alla nomina di un nuovo ambasciatore, più in linea con l’approccio dell’amministrazione Trump, focalizzato sul raggiungimento di un cessate il fuoco e sulla ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto.
