La direttrice dell’intelligence nazionale, Tulsi Gabbard, ha licenziato oltre 100 agenti appartenenti a 15 diverse agenzie per aver utilizzato una piattaforma di chat governativa per discutere argomenti come poliamore, chirurgia di transizione di genere e politica. La chat, gestita dalla NSA, è uno strumento interno per la collaborazione tra le agenzie. Gabbard ha descritto il comportamento degli agenti come “una grave violazione della fiducia” e contrario agli standard professionali richiesti. Tra i contenuti emersi vi erano critiche alla stessa Gabbard e commenti sulla morte di Pat Robertson nel 2023. In risposta, la direttrice ha ordinato a tutte le agenzie di identificare i partecipanti, licenziarli e revocare le loro autorizzazioni di sicurezza, dichiarando che questa azione rientra in un piano più ampio per ripristinare la fiducia pubblica nella comunità dell’intelligence e combattere la corruzione. “Questo è solo il primo passo per eliminare la politicizzazione e la corruzione,” ha affermato. Elon Musk, tramite i social media, ha sostenuto l’iniziativa, evidenziando la necessità di una “pulizia generale”. La NSA ha confermato di essere a conoscenza delle discussioni inappropriate e ha avviato un’indagine sull’uso improprio delle piattaforme, sottolineando che tali comportamenti non rappresentano l’intera comunità dell’intelligence. Parallelamente, l’ufficio di Gabbard e la CIA hanno tentato di licenziare agenti coinvolti in programmi di diversità. Tuttavia, un giudice federale ha temporaneamente bloccato i licenziamenti, richiedendo una revisione legale delle procedure adottate. Gli agenti coinvolti hanno chiesto riassegnazioni, mentre il loro avvocato ha contestato l’azione, sostenendo che violava le normative governative. Una decisione definitiva del giudice è attesa per giovedì.
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