La NASA si prepara a “toccare” il Sole alla vigilia di Natale. La sonda Parker dell’agenzia si avvicinerà più che mai alla nostra stella, stabilendo un record storico per un oggetto creato dall’uomo. La navicella spaziale, delle dimensioni di una piccola auto, arriverà fino a 6,21 milioni di chilometri dalla superficie solare, viaggiando a circa 690.000 Kmh. “È come percorrere il 96% del tragitto fino alla superficie del Sole,” ha spiegato Kelly Korreck, scienziato del programma presso la divisione di eliofisica della NASA. Durante questa manovra, i controllori di missione non potranno comunicare con la sonda, quindi l’agenzia dovrà aspettare circa tre giorni per sapere se la navicella è sopravvissuta. Le prime immagini dell’incontro ravvicinato saranno probabilmente disponibili a gennaio. La missione mira a studiare la corona, la parte più esterna e calda dell’atmosfera solare. Gli scienziati vogliono capire perché questa regione sia molto più calda della superficie della stella. L’osservazione della corona aiuterà anche a studiare le tempeste solari che eruttano nello spazio. “Questo è il luogo di nascita del meteo spaziale – ha detto Korreck – Abbiamo osservato il meteo spaziale da lontano, ma ora Parker lo sta vivendo. Ora saremo in grado di capire meglio come si forma il meteo spaziale e cosa significa per noi qui sulla Terra”. Korreck ha affermato che la missione Parker Solar Probe aiuterà a prevedere meglio il meteo spaziale e le sue conseguenze, similmente a quanto fanno i meteorologi per il meteo terrestre. Lanciata nel 2018, la sonda Parker ha orbitato attorno al Sole oltre 20 volte. Il sorvolo di Natale sarà il primo dei tre ultimi passaggi ravvicinati previsti. La sonda è stata intitolata a Eugene Parker, astrofisico pioniere morto nel 2022 all’età di 94 anni che per primo teorizzò il vento solare.