Hezbollah ha confermato l’uccisione del suo leader. L’Idf ha anche preso possesso della torre di controllo dell’aeroporto di Beirut. Il leader iraniano Khamenei trasferito in un luogo di alta sicurezza: “Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah”. Teheran pronta a invio truppe in Libano.
Unhcr, in Libano oltre 200mila sfollati
L’ Alto commissario per i rifugiati dell’ Onu, Filippo Grandi ha scritto su X che “Più di 50.000 libanesi e siriani che vivono in Libano sono ora entrati in Siria in fuga dagli attacchi aerei israeliani. Ben oltre 200.000 sono gli sfollati in Libano. Sono in corso operazioni di soccorso, anche da parte dell’ Unhcr, per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, in coordinamento con entrambi i governi”.
Beirut, 11 morti e 108 feriti in raid israeliano
Undici persone sono state uccise e 108 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani di ieri in Libano: lo ha detto il ministro della Salute libanese Firass Abiad ad una conferenza stampa, secondo quanto riporta Al Jazeera. “Più di 700 persone sono state uccise da lunedì, quando Israele ha intensificato la campagna di bombardamenti in Libano”, ha aggiunto.
Idf: “colpiti 140 obiettivi”
L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che gli attacchi a infrastrutture terroristiche di Hezbollah in Libano stanno continuando e che dalla scorsa notte 140 obiettivi sono stati colpiti. Tra questi, arsenali di armi, lanciamissili nascosti dentro case abitate da civili, siti in cui venivano immagazzinate armi di diverso tipo.
Sganciate più di 80 bombe sul bunker di Nasrallah
Nell’operazione ‘Nuovo ordine’, il raid aereo in cui sarebbe rimasto ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, sono state sganciate più di 80 bombe del peso di una tonnellata ciascuna sul bunker dove si trovava. Lo Squadrone 69 dell’Iaf (‘The hammers’) ha guidato l’attacco con i suoi aerei F-15I, considerati i principali bombardieri dell’esercito. L’attacco, ha detto l’Idf, è stato effettuato mentre i vertici di Hezbollah si trovavano nel quartier generale per coordinare attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele.
L’Idf ha preso il controllo dell’aeroporto di Beirut
Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran, diretto in Libano o in Siria, è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di questa mattina dopo che ieri sera Israele ha preso possesso della torre di controllo dell’aeroporto di Beirut. L’Idf ha avvertito che avrebbe sventato qualsiasi tentativo dell’Iran di trasferire armi a Hezbollah, anche tramite l’aeroporto civile di Beirut. Il ministro dei trasporti Ali Hamiya, secondo i media libanesi, ha ordinato all’aereo iraniano di non atterrare all’aeroporto di Beirut e di non entrare nello spazio aereo.
Trovato il corpo di Nasrallah
Fonti di Hezbollah, citate dal New York Times, affermano di aver recuperato il cadavere del fondatore e segretario generale del movimento, Hassan Nasrallah, ucciso dal bombardamento israeliano su Beirut.
Sessione emergenza governo Libano, file ai supermercati
In risposta agli eventi degli ultimi due giorni il governo libanese ha convocato una sessione straordinaria di emergenza per ieri sera alle 19:30 ora locale. L’esercito libanese si è schierato in posizione di guardia ai principali incroci in tutta Beirut, pronti a intervenire a eventuali reazioni popolari all’uccisione del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah. La stampa locale riferisce inoltre che il ronzio dei droni israeliani a bassa quota che pattugliano i cieli di Beirut sono un suono costante dalle prime ore del giorno, oltre al frastuono degli attacchi aerei in corso. Intanto si sono formate file davanti agli sportelli bancomat e nei supermercati di Beirut, dove i residenti si precipitano per acquistare beni di prima necessità, come acqua e cibi secchi.
A Beirut cortei spontanei in onore di Nasrallah
“Labbayka ya Nasrallah!” (veniamo a te oh Nasrallah), è il coro dei manifestanti dei cortei spontanei in onore di Hezbollah che si sono messi in marcia nella periferia sud di Beirut. Si tratta di giovani e meno giovani, per lo più maschi, mentre si sentono dai balconi e dalle finestre urla e pianti di donne che gridano il nome di Nasrallah.
Idf, “Uccisa la maggior parte dei comandanti di Hezbollah”
“La maggior parte dei comandanti di più alto livello di Hezbollah è stata eliminata”, ha detto il portavoce militare, tenente colonnello Nadav Shoshani, durante un briefing online. Secondo l’esercito, Nasrallah è stato ucciso insieme ad altri membri di alto livello di Hezbollah, tra cui Ali Karaki, il comandante del fronte meridionale dell’organizzazione. Sui suoi canali social, l’Idf ha diffuso un organigramma dei vertici di Hezbollah con 18 nomi, incluso quello di Hassan Nasrallah apponendo su ognuno di essi la scritta ‘eliminated’.
Morto anche vicecomandante dei pasdaran
“Il generale di brigata Abbas Nilfrushan è stato ucciso nell’attacco israeliano a Beirut, insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah” hanno riferito oggi i media iraniani.Nilfrushan era il vice comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana comandante in Libano della Forza Quds, unita di elite dei pasdaran. Nilforoushan supervisionava il Comando operativo dei Guardiani della Rivoluzione, che è direttamente coinvolto in varie operazioni militari e di sicurezza, tra cui la repressione delle proteste in Iran e attività militari all’estero, in particolare in Siria.
“Con la morte di Nasrallah il mondo è più sicuro”
“Nasrallah è stato uno dei più grandi nemici di Israele di tutti i tempi. Ha rappresentato una minaccia per i cittadini israeliani per decenni e la sua eliminazione rende il mondo un posto più sicuro”. Lo ha affermato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, , sottolineando che gli aerei israeliani stanno attualmente colpendo obiettivi dell’organizzazione in Libano: “Non è finita, Hezbollah ha altre capacità”.
Nyt: “A breve possibile nomina Safieddine nuovo leader Hezbollah”
Hashem Safieddine, da tempo considerato tra i possibili successori di Hassan Nasrallah, potrebbe a breve essere annunciato come nuovo segretario generale di Hezbollah secondo tre alti funzionari della difesa israeliana citati dal New York Times. Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il “braccio destro” di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell’amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. L’influenza di Safieddine non si limita al Libano, ma si estende anche all’Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell’istruzione religiosa sciita. I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense. Khamenei: “Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah”
Intanto il leader supremo dell’Iran l’ayatollah Ali Khamenei, è stato trasferito in un luogo sicuro all’interno del Paese con misure di sicurezza rafforzate. Lo hanno riferito ai media funzionari locali, aggiungendo che l’Iran è in costante contatto con Hezbollah, per determinare il passo successivo.
“È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio” : è l’appello lanciato da Ali Khamenei, leader supremo iraniano, in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi dopo la notizia circolata ma ancora non confermata della morte dell’alleato sciita libanese Hassan Nasrallah in un raid israeliano.
“L’uccisione di civili indifesi in Libano da un lato ha rivelato ancora una volta a tutti la natura selvaggia dei rabbiosi sionisti, dall’altro ha dimostrato quanto siano miopi e folli le politiche dei leader del regime occupante”.
“La banda di terroristi che governa il regime sionista non ha imparato dalla guerra criminale che va avanti da un anno a Gaza e non è riuscita a capire che l’uccisione di massa di donne, bambini e civili non può influenzare la solida costruzione della Resistenza e distruggerla. Ora stanno tentando la stessa politica folle in Libano”, ha proseguito Khamenei, che ha concluso sostenendo che “è obbligatorio per tutti i musulmani schierarsi con orgoglio al fianco del popolo libanese e di Hezbollah con le loro risorse e aiutarlo ad affrontare il regime usurpatore, crudele e malvagio”.
Teheran: “Pronti a invio truppe in Libano”
L’ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell’Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan. “Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981”, ha dichiarato.