venerdì, 18 Ottobre, 2024
Ambiente

Sardegna, il fuoco devasta animali e territori. In Sicilia la grande sete. La mappa Coldiretti dei danni climatici

La Confederazione elenca le situazioni meteo avverse e i danni per gli agricoltori

Un intero gregge di 250 pecore distrutto dal fuoco, centinaia di ettari di pascoli, uliveti secolari e boschi bruciati, strutture danneggiate dalle fiamme. E’ il primo bilancio degli incendi che hanno colpito la Sardegna secondo il monitoraggio della Coldiretti. “La situazione peggiore nel Nuorese”, evidenzia la Confederazione, “Emblematico è il caso di un allevatore 44enne di Orotelli (paese più colpito dai roghi nel territorio) socio della Coldiretti Nuoro-Ogliastra che, a causa del rogo, ha perso praticamente tutto il suo gregge e le strutture della propria azienda, mentre i cavalli sono dispersi dopo essere fuggiti per scampare all’incendio”.

Uliveti secolari e cavalli dispersi

Ma non è andata meglio ad altri agricoltori di aziende limitrofe che in queste ore stanno effettuando i rilevamenti per capire l’entità delle perdite subite. Da valutare anche la situazione degli uliveti secolari, dove il danno dal punto di vista ambientale e paesaggistico rischia di essere incalcolabile.

A spingere il propagarsi dei roghi sono il caldo record e i campi resi secchi dalla mancanza di acqua, con quasi 7000 ettari andati a fuoco in Italia da inizio luglio, secondo l’analisi Coldiretti su dati Effis.

La grande crisi idrica

E la situazione, osserva con forte preoccupazione la Coldiretti, “rischia di peggiorare con la siccità che continua ad assediare le regioni del Sud”. Altro fronte quello a Sud, per la Coldiretti è sempre più drammatica la situazione in Sicilia dove agli effetti del clima che ha bruciato grano, foraggi, frutta e verdura e fatto strage di animali, si aggiungono le gravissime carenze infrastrutturali con le tubature che perdono anche la poca acqua ancora disponibile. Italia divisa in due.

Maltempo altrove

Al Nord e al Centro si fanno, invece, i conti con il maltempo che torna ad abbattersi sulle regioni, “dopo aver colpito nelle scorse settimane – secondo Coldiretti – campi di grano, riso, pomodoro e mais con gravissimi danni alle coltivazioni ma anche alle infrastrutture, tra capannoni, strade e serre”. Da inizio luglio si contano 347 eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia, prevalentemente nelle zone settentrionali, tra nubifragi, grandinate e tempeste di vento, secondo l’analisi Coldiretti su dati Eswd.

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