Arriva il via libera del Consiglio dei Ministri per il Decreto sui Campi Flegrei. Tema centrale la prevenzione del rischio dovuto ai fenomeni sismici collegati al bradisismo della zona: 442 miliardi di euro è lo stanziamento. Non sono mancate le polemiche e la decisione di affidarsi a un Commissario straordinario che sarà nominato entro 15 giorni. A margine della riunione, il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha mosso accuse verso Regione e Comuni, accusati di “gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive”. Lo stesso Ministro ha poi affermato che “il governo sta dando più di quanto non abbia il dovere di dare. È stato autorizzato uno sviluppo urbanistico irragionevole, caotico e disordinato, non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli in quell’area. Chi doveva vigilare non lo ha fatto. I Campi Flegrei rappresentano uno dei vulcani più complessi e pericolosi al mondo, dotato di tutte le caratteristiche e potenzialità tipiche di un vulcano attivo”.
Musumeci ha poi spiegato alcune linee del nuovo Decreto: “È stato istituito un divieto per la costruzione di nuove abitazioni civili in un’area caratterizzata da una delle più alte densità insediative possibili su un vulcano attivo. Questa zona è soggetta anche ai rischi concomitanti di attività sismica e bradisismica” aggiungendo che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni non darà più soldi per case abusive.
L’abusivismo
“Napoli, Pozzuoli e Bacoli – ha affermato – sono città dove lo sviluppo urbanistico appare sempre più disorganizzato e caotico, senza considerare adeguatamente i rischi imminenti della zona. L’abusivismo edilizio è diffuso, e chi avrebbe dovuto vigilare ha spesso ignorato il problema. Le carenze nei piani comunali di prevenzione e protezione civile sono gravi e evidenti. Stiamo attualmente verificando l’efficacia delle azioni svolte e quelle ancora da compiere dal Presidente della Regione, che agisce anche come commissario per le infrastrutture, incaricato dopo il grave evento bradisismico degli anni Ottanta”.
“Per quanto riguarda il patrimonio edilizio esistente” – ha proseguito il Ministro – “è in corso un ulteriore processo di verifica, parallelo a quello continuato dai tecnici per gli edifici più vulnerabili. Ai sindaci è stato affidato il compito di compilare un elenco delle unità abitative nei rispettivi Comuni, complete di tutte le certificazioni necessarie previste dalla normativa vigente. Questo non riguarda solo le concessioni o le licenze edilizie, ma anche la documentazione che attesti la conformità degli edifici alle leggi in vigore, allo scopo di identificare le abitazioni abusive. L’esito delle verifiche degli edifici dovrà essere comunicato sia al dipartimento nazionale di Protezione Civile che alla Regione Campania”.
Edilizia privata
In merito all’edilizia privata colpita dal sisma dello scorso 20 maggio, che ha portato a ordinanze di sgombero rendendo inagibili circa 350-400 edifici, “stiamo attuando interventi finanziari per un totale di 20 milioni di euro durante i sei mesi di quest’anno. Questo finanziamento non si limita alla semplice riparazione dei danni causati dal sisma, ma include anche progetti di riqualificazione degli immobili. Il fatto che questi edifici” – ha proseguito Musumeci – “siano stati danneggiati anche da un sisma di modesta entità (magnitudo 4.4) conferma che non sarebbero in grado di resistere a scosse sismiche più intense. Pertanto, prevediamo interventi adeguati di riqualificazione e miglioramento sismico. I 20 milioni di euro sono destinati per quest’anno, e nella prossima legge di Bilancio prevederemo ulteriori risorse per il 2025. Gli interventi previsti si svilupperanno nel corso di un periodo di tre anni”. La gestione di questo lavoro, che non sarà tecnico amministrativo, ha continuato il titolare del dicastero, “non può essere affidata ai singoli Comuni o alla Regione o allo stesso nostro dipartimento di Protezione Civile. Quindi abbiamo pensato a un commissario straordinario, che sarà nominato su proposta del sottoscritto, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, entro 15 giorni dalla pubblicazione del provvedimento”.
Interventi in vista
“Con il decreto legge 140 dell’ottobre dell’anno scorso” – ha continuato Musumeci – “che rappresenta il primo provvedimento organico dedicato all’area a rischio bradisismico dopo oltre 40 anni, ci siamo prefissati l’obiettivo di intervenire sull’edilizia pubblica. Questo comprende interventi su infrastrutture pubbliche stradali, di mobilità, sull’edilizia scolastica e sui servizi essenziali come la rete idrica e fognaria. Abbiamo stanziato circa 442 milioni di euro per interventi pubblici. Il dipartimento Casa Italia mette a disposizione 22 milioni di euro per interventi nell’edilizia scolastica”.
Il Commissario europeo
A margine dell’incontro tra i Ministri, oltre che alla questione dei Campi Flegrei, c’è stato spazio anche per parlare di Europa, nello specifico di Commissari europei. Interrogato dai cronisti, il Ministro Raffaele Fitto, alla domanda su una sua possibile nomina, glissa senza rispondere: “Chi mi conosce sa che non mi spingo mai al di là delle mie competenze. Riguardo al Pnrr, sono preparato a discutere; per tutto il resto, prendo nota delle domande e mi spiace non poter fornire risposte”.