“Non mancano le questioni su cui preoccuparci. Dalle guerre in Ucraina e in Medioriente passando per le disuguaglianze sociali tra vari Paesi e non ultimo i disastri climatici”. Ma nonostante questo Kristalina Georgieva, Direttrice generale del Fondo monetario internazionale, si è detta ottimista per il futuro. Parole, queste, pronunciate ieri al Goldoni di Venezia dove è intervenuta per ricevere il ‘Premio Ugo La Malfa per la cooperazione internazionale’ alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto in teatro da un lungo applauso. Prima della cerimonia, davanti a Ca’ Farsetti, ad accogliere il Capo dello Stato sono stati il Sindaco di Venezia e il presidente della Regione Veneto. Il primo cittadino ha ringraziato Mattarella per la nuova visita in città a pochi mesi di distanza da quella del novembre scorso, quando presenziò all’inaugurazione della stagione lirica del Teatro La Fenice.
IA e tecnologia
La fiducia della numero uno del Fmi, che davanti alla platea del Goldoni ha pronunciato il discorso di accettazione preceduto da una laudatio del Governatore onorario della Banca d’Italia Ignazio Visco, si poggia in primis sull’intelligenza artificiale e la tecnologia in generale che, sommate, non possono che portare “a un miglioramento generale della produttività mondiale”. Ma la speranza della Georgieva per un futuro più tranquillo viene anche dal fatto della considerazione è che il pianeta è abitato “per la maggior parte da persone buone, sono poche per fortuna le persone che odiano”.
Grazie al Capo dello Stato
Nel corso della mattinata è intervenuto anche Giorgio La Malfa, figlio di Ugo (uno degli esponenti della lotta contro il fascismo, membro dell’Assemblea Costituente e uno dei protagonisti della vita politica del Paese nella fase di ricostruzione della democrazia italiana e il suo inserimento nelle nascenti istituzioni democratiche europee). Approfittando della presenza del Capo dello Stato, ha toccato in pratica il tema della riforma del Premierato fortemente voluta dalla maggioranza. “La Costituzione”, le sue parole, “può di certo essere modificata, anche se l’insistenza su questo argomento da parte di chi governa a me sembra come un tentativo per distogliere l’attenzione dalla responsabilità per gli eventuali insuccessi della sua azione”. Da qui la sua richiesta, nel caso di modifica, di preservare non solo i suoi valori fondamentali, “ma anche quell’essenziale equilibrio fra tutte le sue parti, che trova del resto la sua sintesi nelle funzioni e nelle attribuzioni del Capo dello Stato”. Quindi ha ringraziato direttamente Mattarella per le parole con le quale “sottolinea sempre il valore della nostra Carta Costituzionale nata dopo la tragedia della dittatura e della guerra. Quella Carta Costituzionale che in tutti questi decenni ha assicurato al Paese la convivenza civile nella libertà e il progresso materiale di cui abbiamo goduto”.
Il riconoscimento
Il ‘Premio Ugo La Malfa per la cooperazione internazionale’ è l’omaggio a uno dei protagonisti della vita politica italiana del secondo dopoguerra, laureato alla Ca’ Foscari nel 1926. Ed è proprio l’Università veneziana, con la Fondazione Ugo La Malfa, Enciclopedia Italiana Treccani e il sostegno di Banca Intesa Sanpaolo ad aver istituito il riconoscimento, che sarà consegnato anche nelle prossime edizioni a personalità del mondo delle istituzioni o della cultura che contribuiscono a difendere e a promuovere lo sviluppo della cooperazione internazionale.