giovedì, 19 Dicembre, 2024
Esteri

Il Dipartimento di Giustizia americana pianifica una storica riclassificazione della marijuana

L’amministrazione degli Stati Uniti d’America, con la Drug Enforcement Administration (Dea) in prima linea, sta valutando l’ipotesi di abbassare la classificazione della marijuana nel novero delle sostanze controllate. Tale riconsiderazione deriva dal riconoscimento dei potenziali benefici terapeutici della cannabis e da un rischio di dipendenza che si sta rivelando meno preoccupante di quanto precedentemente stimato. Nonostante ciò, le autorità non stanno considerando la legalizzazione della marijuana a scopi ricreativi. Al momento, la decisione definitiva è sospesa, in attesa del verdetto dell’Office of Management and Budget (OMB). La possibile evoluzione normativa, che potrebbe comportare lo spostamento della cannabis alla Categoria III delle sostanze controllate, segue una proposta iniziale del Department of Health and Human Services. Tale cambiamento sarà sottoposto a un periodo di consultazione pubblica prima di diventare effettivo. Il presidente Joe Biden ha manifestato il desiderio di un’analisi delle politiche attuali relative alla marijuana. Ha altresì concesso l’amnistia per le condanne federali passate legate al possesso di cannabis e ha incoraggiato i governatori degli stati a procedere con la cancellazione delle condanne relative a tale sostanza, al fine di migliorare l’accesso delle persone coinvolte al mercato del lavoro e alle opportunità educative.

Severe sanzioni

Anche con una modifica, le normative la manterrebbero comunque come sostanza regolamentata; il commercio illegale di cannabis continuerà a essere oggetto di severe sanzioni. Mentre alcuni cittadini mostrano perplessità sulla riforma, altri auspicano un regime normativo paragonabile a quello vigente per l’alcol. Diversi stati hanno già leggi che permettono un utilizzo più liberale della marijuana: 38 stati consentono l’uso medico e 24 lo utilizzo ricreativo. Una deregolamentazione a livello federale potrebbe comportare una riduzione degli oneri fiscali e un notevole stimolo per la ricerca scientifica. Per quanto concerne la giustizia penale, Biden ha già esercitato la sua autorità concedendo clemenza a individui precedentemente condannati per il semplice possesso di cannabis.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Confagricoltura: dazi USA per l’Italia danni per 2 miliardi. Giansanti al commissario Ue: i prodotti italiani ed europei vanno difesi

Maurizio Piccinino

Antitrust: 10 mln sanzioni a società fornitura dei contatori idrici

Giulia Catone

“Hugs not Drugs”: nasce l’app per contrastare l’uso di droga tra i minori

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.