sabato, 21 Settembre, 2024
Turismo

Per dissuadere i turisti, una città giapponese erige uno schermo che nasconde il Monte Fuji

La pittoresca città di Fujikawaguchiko si trova ad affrontare una crescente esasperazione causata dall’enorme afflusso di turisti. Celebre per le sue spettacolari vedute del maestoso Monte Fuji, la località ha preso la drastica decisione di ostruirne la vista con uno schermo nero, per via delle ripetute condotte inaccettabili dei visitatori. Michie Motomochi, che gestisce un accogliente bar nella zona, manifesta il suo disappunto per il comportamento spesso irrispettoso dei turisti, pur riconoscendo i benefici economici che essi apportano alla città.

La situazione ha subìto una svolta quando la fotografia di un minimarket con il Monte Fuji sullo sfondo è diventata virale online, portando a un incremento esponenziale del turismo nell’area e causando il malcontento dei residenti, che si lamentano di marciapiedi affollati e frequenti intrusioni nelle loro proprietà private. Mentre Venezia ha introdotto una tassa per regolare il flusso turistico e limitare il sovraffollamento, Fujikawaguchiko non è riuscita ad arginare efficacemente il problema nonostante abbia implementato segnaletica e adottato misure di sicurezza.

Barriera controversa

La controversa barriera, che misurerà 8 piedi di altezza per una lunghezza di 65 piedi, è prevista per essere eretta entro il mese di maggio. Molti turisti, come Anthony Hok, considerano questa soluzione eccessivamente severa, mentre altri, come Helen Pull, dimostrano comprensione verso le preoccupazioni espresse dalla comunità locale. Il turismo in Giappone è in costante crescita, con obiettivi ambiziosi di attrarre oltre 32 milioni di visitatori. Nonostante i tangibili benefici economici, città storiche come Kyoto e Kamakura si trovano a fronteggiare le problematiche legate al turismo di massa. A Fujikawaguchiko, l’atteggiamento della comunità è diviso: vi sono persone come Ogawa, che accettano il fenomeno del sovraffollamento con un senso di inevitabile rassegnazione.

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