“Il centro Italia si sta ponendo come un laboratorio di sviluppo per questa moderna sfida nazionale”. Queste le parole del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016-2019, Guido Castelli, intervenuto in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Stazioni del territorio’ promosso dal Gruppo FS Italiane. “La crisi del territorio non è nuova nel centro Italia, aldilà degli eventi sismici. Ci siamo proposti come una sorta di laboratorio per capire come questa iniziativa si possa portare avanti anche nel resto del Paese”, ha detto Castelli.
Un “Appennino contemporaneo”
“Vogliamo creare un Appennino contemporaneo, che affronti le grandi sfide della modernità affiancate alla tradizione dello stesso territorio. Vorremmo utilizzare una parte del fondo complementare PNRR per migliorare la connessione, a tutti i livelli, tra quei territori e il resto del mondo. Abbiamo incrociato Ferrovie dello Stato mettendo a disposizione undici milioni di euro per riqualificare quelle strutture, oltre a sviluppare la piattaforma Stationland, logisticamente di grande importanza e d’aiuto per individuare quelle cinque stazioni che attivino le energie necessarie a quei territori. Questa offerta ha messo in condizione i sindaci di introdurre ciò di cui questi territori hanno bisogno, coinvolgendo Amazon, la Croce Rossa, i vigili urbani e via dicendo. Vogliamo rigenerare favorendo i legami, definendo una civitas appenninica. Valorizzare le aree interne è una sfida nazionale, facendo in modo che in luoghi dove intercorrono montagne alte più di 2000 metri possa esserci vita”, ha aggiunto.