domenica, 15 Dicembre, 2024
Lavoro

Aprile, previste 446mila assunzioni. 1,5 mln entro giugno

Dati positivi sul lavoro

Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le prospettive occupazionali in Italia mostrano un leggero incremento delle assunzioni. Le cifre rivelano che oltre 446.000 contratti di assunzione sono programmati per il mese di aprile, con un ulteriore aumento di oltre 1,5 milioni per il trimestre aprile-giugno. Si tratta, in generale, di un modesto incremento di circa 3.000 unità rispetto al 2023, ma che indica comunque una tendenza positiva nel mercato del lavoro all’interno del Paese.

Sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmare il 64,5% delle assunzioni complessivamente previste per il mese di aprile, mentre le medie imprese nella classe 50-250 dipendenti ne programmano il 18,9% e le medio grandi imprese con oltre 250 dipendenti il restante 16,6%. Sotto il profilo settoriale l’industria, nel suo complesso, prevede ad aprile circa 121mila assunzioni (+16mila rispetto ad aprile 2023) e circa 400mila nel trimestre aprile-giugno (- 6mila rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), grazie soprattutto alle entrate programmate dal comparto delle costruzioni (43mila nel mese e 143mila nel trimestre). I servizi prevedono ad aprile 325mila assunzioni (-13mila rispetto a un anno fa) e oltre 1,1 milione nel trimestre (-41mila sul 2023). Tra i servizi il flusso di assunzioni più consistente riguarda evidentemente la filiera turistica con 105mila contratti da attivare ad aprile e 391mila entro giugno. Seguono commercio (oltre 63mila nel mese e 207mila nel trimestre) e servizi alle persone (45mila nel mese e 173mila nel trimestre).

Difficoltà di reperimento

Ma lo studio rivela che, nonostante la crescente domanda di personale, rimane una sfida reperire il 47,8% del personale richiesto dalle aziende: un problema particolarmente evidente in alcune professioni ad alta specializzazione, come gli ingegneri (62,5% di difficile reperimento) e analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (55,7%) per le professioni ad elevata specializzazione; tecnici in campo ingegneristico (70,0%) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,2%) per il gruppo delle professioni tecniche; addetti agli sportelli (51,7%) per le figure impiegatizie; le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,3%) e operatori per la cura estetica (55,1%) per le professioni qualificate nei servizi; fabbri costruttori di utensili (78,9%), operai specializzati del tessile-abbigliamento (70,9%) e operai alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (60,4%), per quanto riguarda i gruppi degli operai specializzati e dei conduttori di impianti.

Richiesta di immigrati

Un dato significativo è anche la rilevante domanda di lavoratori immigrati, con circa 88.000 assunzioni programmate nel mese, che rappresentano il 19,8% del totale. Settori come i servizi operativi di supporto, il trasporto e la logistica, e le costruzioni sono tra quelli che mostrano maggiore necessità di manodopera straniera.

Infine, a livello territoriale si osserva una crescita delle entrate previste nelle regioni del Nord, mentre il Centro e il Mezzogiorno mostrano una tendenza negativa.

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