Un aumento stimato al 3% per i turisti stranieri, contro una flessione dell’1,1% per quelli italiani. Buone le stime per città d’arte, centri minori e borghi; meno buone per costa, campagna, collina, montagna e località termali. Resta comunque un discreto margine d’incertezza legato alle condizioni meteo che potrebbero influire sulle scelte “last minute” dei vacanzieri e sui risultati effettivi. È la previsione elaborata dal Centro Studi Turistici per il turismo pasquale in Toscana, contenente anche una valutazione del primo trimestre 2024, che segna un +2,5% rispetto all’anno precedente. “Tra le mete da visitare – dice il presidente Eugenio Giani – la Toscana consolida la propria posizione di vertice. A contribuire a questo risultato sono soprattutto i visitatori stranieri, attratti dalle bellezze artistiche e paesaggistiche e da un’accoglienza che costituisce uno dei punti di forza dell’offerta complessiva. Tutto questo è reso possibile da un lavoro di squadra condotto insieme ad operatori e soggetti del settore che ogni giorno si impegnano per rendere questa regione sempre più appetibile”.
Stime positive
“Le stime – commenta l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – fanno ben sperare per i movimenti turistici di Pasqua in Toscana con una variazione complessiva che dovrebbe aggirarsi sul +1%. Ci aspettiamo che siano ancora gli stranieri a farla da protagonisti, mentre per i turisti italiani molto dipenderà dalle previsioni meteo. La Toscana continua ad essere una delle destinazioni ai primi posti delle scelte, anche se continua a permanere una certa debolezza del mercato interno. Tuttavia, il fatto che quello estero continui a trainare il settore conferma la bontà delle scelte di promozione fatte in questi anni”. Per il periodo pasquale l’indagine del Centro Studi Turistici stima che il 54% delle presenze complessive proverranno dall’estero, con in testa tedeschi, statunitensi, francesi, polacchi, brasiliani, britannici, cechi, svizzeri, spagnoli, ungheresi e austriaci. La crescita stimata dovrebbe attestarsi al +1% di pernottamenti (-1,1% di italiani e +3% di stranieri). In valori assoluti le presenze nelle strutture ricettive si attesterebbero a 868mila, di cui 403mila italiane e 465mila straniere.