Nei confronti delle donne “sono tuttora frequenti inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato”. Ha usato toni forti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri dal Quirinale, in occasione della festa dedicata al gentil sesso, ha voluto celebrare la Giornata internazionale della donna. Il Capo dello Stato ha parlato di come sia importante il progresso verso la piena parità di genere che c’è stato fino a oggi, ma ha appunto sottolineato la persistenza di gravi fatti oggettivi che comunque ostacolano questo fondamentale risultato. Come, a esempio, i femminicidi cui “non dobbiamo perdere memoria”. E qui Mattarella ha voluto ricordare appunto le vittime di questo dramma che sembra non trovare fine, citando per tutte Giulia Cecchettin, “la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia”.
Tutto più difficile
La giornata dell’8 marzo è stata dedicata al tema ‘Donne nell’Arte’ e il Presidente ha sottolineato proprio il contributo delle donne in questo campo, evidenziando che per esprimersi e realizzarsi, spesso hanno dovuto affrontare ostacoli aggiuntivi, un fenomeno che “affonda le radici in pregiudizi e stereotipi riguardo alle donne; pregiudizi che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate”. “Per le donne è tutto più difficile”, ha proseguito, rimarcando quindi l’importanza di superare tali difficoltà e di garantire alle donne pari opportunità di espressione e realizzazione nel campo artistico e in tutti gli altri ambiti della società. Durante la cerimonia, il Capo dello Stato ha rivolto un particolare ringraziamento ad Alessandra Accardo, della Polizia di Stato, impegnata nel contrasto alle violenze sulle donne, ricordando l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza e la protezione delle donne.
Obiettivi da perseguire
Al Quirinale presente anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha voluto esprimere attraverso i propri social il suo sentimento verso la festa della donna che non deve essere solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire: “Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro Governo, abbiamo promosso l’occupazione femminile, i cui risultati – certificati dai dati Istat – ci rendono particolarmente fieri. Tuttavia, non possiamo fermarci qui”. Per il Premier sono tante le sfide da affrontare per garantire alle donne un futuro migliore “in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro”.
La cerimonia andata in scena al Quirinale è stata aperta dalla proiezione di un video di Rai Cultura dal titolo ‘Lavinia e Artemisia, donne pittrici del ‘600’, condotta da Teresa Saponangelo.
Sono intervenute, portando la loro testimonianza, Etta Scollo, cantautrice, Francesca Cappelletti, Storica dell’arte, direttrice della Galleria Borghese, Helena Janeczek, scrittrice, Chiara Capobianco, street artist, e Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. Teresa Saponangelo ha letto brani tratti da ‘Una stanza tutta per sé’ di Virginia Woolf e da uno scritto di Carla Accardi.
Presenti inoltre il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il Presidente della Corte costituzionale Augusto Antonio Barbera e il Vice Presidente del Senato della Repubblica Licia Ronzulli. Al femminile, come di consueto, la Guardia d’Onore del Palazzo del Quirinale.