Più di quattro studenti universitari su dieci, interpellati sui materiali utilizzati per preparare l’ultimo esame universitario, dichiarano di aver fatto a meno di libri facendosi bastare appunti, propri o di colleghi, riassunti scaricati dal web, registrazioni delle lezioni, slide, dispense, quiz ed esercizi del docente, correzioni di prove d’esame e altri materiali non strutturati, spesso progettati per fornire un semplice supporto complementare allo studio dei testi. La ricerca “Le abitudini di studio all’Università”, svolta da Talents Venture per l’Associazione Italiana Editori (Aie) su mille studenti universitari tra i 19 e i 30 anni, fornisce un quadro aggiornato sulla frequenza di utilizzo da parte di ragazzi e ragazze dei diversi strumenti per la formazione.
La maggior parte usa libri
Nel dettaglio, il 59% degli studenti interpellati ha utilizzato libri e risorse digitali editoriali per preparare l’ultimo esame universitario. I materiali più utilizzati dagli studenti, nella maggior parte dei casi accanto ai libri, ma talvolta da soli, sono però quelli forniti dai docenti – saggi, dispense, quiz – citati nel 78% dei casi, e quelli autoprodotti, come appunti e mappe concettuali, indicati nel 71%. Il 54% degli studenti, infine, utilizza appunti e dispense forniti dai colleghi o scaricati online.
Strumenti complementari
Materiali di studio editoriali (libro e digitale), materiali autoprodotti e forniti dai docenti non sono in competizione uno con l’altro, ma complementari, disegnando un universo studentesco che si divide tra studenti che approfondiscono e utilizzano più piattaforme e altri che invece tendono a ridurre al minimo le risorse di apprendimento. In particolare, chi utilizza i materiali editoriali (libro e risorse digitali) più spesso utilizza accanto ad essi anche i propri appunti (52%), le slide proiettate a lezione (45%), le risorse autoprodotte come le mappe concettuali (40%) e tutti gli altri supporti. Chi sceglie di non utilizzare materiali di studio editoriali, utilizza meno anche i propri appunti (46%), le slide (40%), le risorse autoprodotte (31%) e tutti gli altri supporti.
Studiare solo per passare l’esame
Emerge, tra alcuni studenti, una visione dello studio come attività meramente funzionale al superamento dell’esame e non con il fine di acquisire una buona formazione. “Hanno tutto ciò che serve per superare l’esame” è infatti tra le prime tre motivazioni di utilizzo degli appunti propri, delle dispense del docente, delle registrazioni delle lezioni, dei riassunti e delle dispense degli altri studenti, degli appunti dei colleghi. La facilità di utilizzo è tra le prime tre ragioni di utilizzo degli appunti propri, dei riassunti e delle dispense online, delle risorse create da altri studenti. I materiali editoriali e il ruolo centrale del docente.
Il ruolo degli insegnanti
Nella capacità del libro e dei materiali digitali editoriali di imporsi come strumento di approfondimento e analisi per la maggioranza degli studenti (59%), un ruolo fondamentale è giocato dai professori. Il fatto che tali materiali sono stati indicati dal docente (53% dei casi) è la prima ragione del loro utilizzo, seguito dalla considerazione che consentono una preparazione specifica (27%) e dalla loro completezza (25%). Leggere su carta aiuta a concentrarsi. Tra gli studenti che utilizzano materiali editoriali, oggi disponibili sia in versione digitale che cartacea, una netta maggioranza (78%) preferisce la carta, il 15% il digitale, mentre per il 7% è indifferente. La ricerca conferma quanto già evidenziato da diverse ricerche a livello mondiale, secondo cui la lettura su carta è ritenuta dalle generazioni native digitali più proficua per la comprensione e la memorizzazione. I primi tre vantaggi del libro di carta sono infatti la possibilità di annotare e sottolineare (47%), la facilità di lettura/studio (44%) e la facilità di concentrazione (43%). A vantaggio del digitale, gli studenti indicano la sostenibilità ambientale (44%), la possibilità di accesso ovunque ci si trovi (41%) e la facilità di trasporto (40%).