Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, ha indirizzato al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e a tutti gli abitanti della città flagellata dal coronavirus una lettera di vicinanza e solidarietà.
Un messaggio scritto con tanta emozione, dopo la visione dei mezzi dell’esercito che portavano via le bare delle vittime del virus.
Il docente non ci ha pensato due volte e ha scritto, a nome di tutta la grande famiglia del Parlamento:
“…Vengo a portare, dalla Sicilia ma a nome di tutta la nostra grande famiglia, un abbraccio virtuale ma cordiale e sentitissimo a Lei, primo cittadino di Bergamo, e a tutti i cari concittadini e all’intera Lombardia. Tutta la grande comunità del Parlamento della Legalità Internazionale (movimento culturale interconfessionale e apartitico nato dopo le stragi di mafia del 1992) Vi è vicina nel silenzioso momento che si vive in tutto il Paese – e da Voi in modo più drammatico – con sentimenti di profonda partecipazione. Rimaniamo forti, uniti, non abbassiamo la guardia. Dinnanzi a noi intravediamo, facciamolo con forza e caparbietà proprio perché ne abbiamo bisogno, le luci di una nuova alba; bagliori di speranza e di certa guarigione ci attendono per svegliare l’aurora”.
E ancora: “I tanti gesti di solidarietà che in questi terribili frangenti stanno toccando anche la Vostra cara terra sono molto più che semplici semi di speranza. Caro sindaco Giorgio Gori, siamo al suo fianco e con queste poche parole, dettate dall’incontenibile emozione nel sapermi lì con Voi, desidero anche raggiungere particolarmente tutti i familiari delle vittime e da cristiano mi unisco a tutti nella preghiera, certo che “nessuna notte sarà cosi lunga da impedire al giorno di ritornare”.