Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha lanciato un’allerta senza precedenti riguardo alle crescenti preoccupazioni per un’interferenza russa nelle imminenti elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti d’America. Le sue dichiarazioni, pronunciate domenica scorsa, hanno sottolineato che questa non è una questione politica, bensì un problema di sicurezza nazionale che richiede un’immediata azione bipartisan. Sullivan ha esplicitamente affermato che il coinvolgimento di un paese straniero nel tentativo di influenzare il sistema politico e la democrazia americana è inaccettabile. Questa posizione è stata fortemente sottolineata come una priorità assoluta per l’amministrazione Biden, che si è impegnata a vigilare attentamente per prevenire qualsiasi forma di interferenza esterna. Inoltre, Sullivan ha assicurato che il coinvolgimento del Congresso sarà cruciale in questa iniziativa, sottolineando la necessità che la questione superi le divisioni politiche per affrontare efficacemente la minaccia. Le dichiarazioni di Sullivan arrivano in un momento critico, con i vertici della sicurezza nazionale e dell’intelligence statunitense che continuano a segnalare l’intenzione della Russia di interferire nel processo elettorale americano, nonostante il crescente conflitto con l’Ucraina. A ottobre dell’anno precedente, gli Stati Uniti hanno diffuso un’analisi dettagliata dell’intelligence a livello globale, mettendo in luce il coinvolgimento della Russia nell’utilizzo di spie, media statali e social media per influenzare le elezioni non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.
Destabilizzazione
Le preoccupazioni non si limitano alla Russia: secondo quanto riportato da Microsoft, anche Iran e Cina stanno attivamente cercando di destabilizzare il processo democratico americano, sfruttando avanzate tecnologie come l’intelligenza artificiale per coordinare attacchi informatici mirati.