mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Politica

“Il Partito dei Conservatori Europei promuove la libertà di stampa”

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Foti: “Noi allergici ai bavagli”

Nella sala stampa della Camera dei Deputati in quel di Roma è stato presentato ieri un evento promosso dal Partito dei Conservatori Europei (ECR) in programma oggi a Bruxelles e che vedrà la partecipazione di giornalisti italiani e stranieri, oltre che di europarlamentari di FdI. L’appuntamento, incentrato sul tema cruciale della libertà di stampa, è stato esposto da Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, insieme ai deputati Antonio Giordano, Segretario generale dell’Ecr, e alla deputata Grazia di FdI Di Maggio. Giordano ha sottolineato l’importanza di riflettere su tutti gli elementi che possono offuscare la linearità dell’informazione che oggi “arriva da una quantità infinita di canali non controllati e c’è il tema delle fake news”. Insomma, la crescente disponibilità di fonti di notizie, spesso non verificate, rappresenta una minaccia alla qualità dell’informazione e alla fiducia del pubblico nei confronti dei media.

Foti ha elogiato l’iniziativa del gruppo Ecr, definendola “del tutto positiva e da salutare con entusiasmo e responsabilità”. Ha sottolineato che il gruppo dei conservatori europei si distingue per le iniziative di sostanza, evidenziando la differenza tra chi proviene da un contesto di radici solide e chi si trova in un ambiente più volatile. In soldoni, l’evento promosso dall’ECR si pone come un contributo significativo per affrontare le sfide attuali dell’informazione, cercando di promuovere un approccio più responsabile e consapevole nei confronti delle fonti di notizie e della libertà di stampa.

Nessun bavaglio all’informazione

E proprio in merito alla libertà di stampa Foti ha tenuto a ribadire che non c’è nessuna limitazione alla libertà di espressione, respingendo con fermezza le accuse di un presunto tentativo di zittire la stampa da parte del suo partito e sottolineando che la cosiddetta ‘legge bavaglio’ è il risultato di un emendamento presentato da un parlamentare dell’opposizione.

“Per noi di Fratelli d’Italia è importante promuovere quella che è la verità dei fatti, contro ogni forma di censura”, ha affermato Di Maggio, sottolineando il ruolo cruciale della libertà di stampa nella tutela dell’informazione e della democrazia. La deputata ha evidenziato l’importanza di distinguere tra il diritto dei giornalisti di fornire dettagli e informazioni rilevanti per l’informazione pubblica e la necessità di evitare che questo diritto vada a ledere la tutela dei diritti delle persone coinvolte. Ha sostenuto che, mentre i giornalisti devono essere liberi di svolgere il loro ruolo informativo, ci devono essere delle limitazioni quando alcuni dettagli non contribuiscono in modo significativo all’indagine giudiziaria e potrebbero danneggiare la reputazione di un individuo.

Orban, Acca Larenzia e Meloni

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, a Foti è stato chiesto un parere sulla possibile adesione di Orban al Partito dei Conservatori e su questo tema il Capogruppo di ha espresso il proprio imbarazzo affermando che avrebbe preferito che questa interrogativa fosse stata posta quando il leader ungherese faceva ancora parte del Partito Popolare Europeo (PPE).

Altro tema posto in sala stampa a Montecitorio, gli eventi di Acca Larenzia. Su questo punto Foti ha richiamato alla memoria un dibattito parlamentare che si è svolto nel 2021 in seguito all’assalto alla sede della Cgil. “Se qualcuno andasse a rileggere un dibattito parlamentare che c’è stato nel 2021 potrebbe leggere tutte le risposte che oggi, in modo inopinato, vengono date. Anzi, a proposito: il Ministro Lamorgese cosa ha fatto della mozione che è stata approvata dal Parlamento italiano e nella quale si chiedeva lo scioglimento di tutte quelle organizzazioni che potevano avere comportamenti contrari alla Costituzione e ad alcune leggi vigenti, tipo la Scelba e la Mancino?”. “Il problema vero di Acca Larentia”, ha detto, “è che dopo 46 anni quei poveri morti non hanno avuto ancora giustizia come non l’hanno avuta altri di altre parti politiche”.

Foti, incalzato dai cronisti presenti a Montecitorio sulla possibilità di una candidatura del Premier Giorgia Meloni alle Europee, ha rimandato ai mittenti la risposta: “Non potete chiederlo a me, non sono mica un ventriloquo, la domanda va posta a Meloni”.

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