La Cop28 era destinata al fallimento se non fossero intervenuti i delegati di Biden e Xi Jinping che hanno, di fatto, imposto un accordo che sembrava impossibile. È un segnale importante. In un mondo che sembra andare in frantumi, vedere le due superpotenze che trovano un’intesa su un problema planetario e, col loro prestigio, convincono anche i più riottosi ad accettarla lascia ben sperare. Verrebbe da chiedersi perché Washington e Pechino non trovino il modo di accordarsi anche su altre questioni strategiche per rimettere un po’ di ordine e assicurare all’umanità un periodo di pace proprio mentre rullano i tamburi di conflitti un po’ dappertutto che fanno parlare di una terza guerra mondiale a puntate. Nella recente visita a San Francisco Xi ha detto che “Il pianeta è abbastanza grande perché i due Paesi abbiano successo”. I due Paesi non i tre Paesi. Perchè ormai la Russia, con la scellerata aggressione all’Ucraina, si è condannata all’irrilevanza nel domino mondiale. Mosca rimane una superpotenza nucleare, ma sul piano economico è un gigante d’argilla e su quello diplomatico è sempre più ininfluente e isolata. Stati Uniti e Cina non hanno avuto negli ultimi anni rapporti sereni. La postura espansionistica voluta da Xi ha costretto l’America a correre ai ripari. Le continue minacce su Taiwan non sono proprio un segnale di moderazione. Ma alcuni sintomi di indebolimento del Dragone potrebbero forse indurre Xi a migliori consigli, rinunciando all’idea di volersi sostituire agli Usa come perno degli equilibri mondiali e accettando di competere correttamente collaborando costruttivamente con gli Stati Uniti sulle grandi questioni mondiali. Un mondo bipolare, in cui Occidente e Cina si rispettino reciprocamente e tengano a bada le teste calde non sarebbe poi così così male.
Giuseppe Mazzei
Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore