Secondo quanto emerge da una recente ricerca commissionata a Key-Stone dal gruppo DentalPro e condotta online su 3.000 cittadini tra i 20 e i 74 anni di età, il 70% degli intervistati si è recato dal dentista tra giugno 2022 e maggio 2023, anche solo per una visita, contro il 62% registrato da una ricerca analoga condotta nel 2022 chiamata “l’igiene orale è risultato in assoluto il trattamento più richiesto”. Tuttavia, sembra mancare una reale comprensione dell’impatto che una cattiva salute della bocca può avere su tutto l’organismo. Il 41% di chi non si è sottoposto a una visita di controllo è convinto di non averne bisogno o vi ricorre solo in caso di urgenza e dolore. Al 53% degli italiani adulti mancano uno o più denti (in media 6,8, senza considerare i denti del giudizio) e, tra questi, circa la metà non ha finora ritenuto necessario ripristinarli.
Costi troppo alti
Secondo Roberto Rosso, Presidente dell’Istituto di Ricerca Key-Stone, “lo scoglio principale per chi ancora rinuncia alle cure odontoiatriche resta quello di natura economica. Il 43% di chi non si è mai sottoposto a una visita nel periodo considerato dichiara che le cause sono i costi eccessivi e altre priorità familiari, mentre si riduce drasticamente la paura per il contagio da Covid-19, che scende dal 20% al 4%. A proposito dell’aumento degli accessi odontoiatrici registrato, invece, non bisogna dimenticare che dall’arrivo della pandemia sono peggiorate le condizioni di salute orale di milioni di italiani, proprio a causa della procrastinazione delle visite dovuta al Covid, con una crescita statisticamente significativa di carie e problemi gengivali. Una situazione che ha generato un forte aumento di pazienti nel corso del 2022 e 2023, ma anche un deciso incremento di estrazioni dentali, dovute proprio alle visite rimandate nel periodo precedente”.