Non è chiaro perché l’abbiano fatto, ma l’hanno fatto. Un ragazzino di 16 anni e un uomo sulla sessantina, sono stati arrestati perché avrebbero segato di netto, la notte tra il 27 e 28 settembre, uno degli alberi più famosi del mondo: il Sycamore Gap, conosciuto anche come l’albero di Robin Hood, che si trovava da 300 anni lungo il vallo di Adriano, patrimonio dell’Umanità, nel Parco nazionale del Northumberland. Il ragazzo è stato rilasciato su cauzione, l’uomo è trattenuto dalla polizia.
Gli inglesi sono costernati e indignati. Il sicomoro aveva anche vinto il premio “Albero dell’anno” del Woodland Trust nel 2016: è un’attrazione chiave dell’Inghilterra e, di fatto, un monumento nazionale. Il Parco ha invitato il pubblico di Inghilterra, Scozia e Galles “a rendere omaggio all’amato albero, simbolo internazionale del Nord Est” durante il fine settimana.
Non chiari i motivi
La chioma dell’albero poggiava in parte sull’antica fortificazione romana, che si estendeva per 73 miglia (118 chilometri) da costa a costa. Il sicomoro è famosissimo anche perché era uno dei “protagonisti” del film, del 1991, “Robin Hood: il principe dei ladri”, con Kevin Costner. La polizia della Northumbria, ha aperto un’indagine e ha arrestato prima il sedicenne, poi l’uomo, sul quale ore pende l’accusa di aver causato “danni criminali”, per un “crimine insensato.” Il sovrintendente Kevin Waring ha affermato che “gli eventi di oggi hanno causato shock, tristezza e rabbia significativi in tutta la comunità locale e non solo”. Ma l’indagine è appena cominciata e c’è ancora molto da capire.
Tanti in lacrime
Tony Gates, amministratore delegato della Northumberland National Park Authority ha detto che sembra che l’albero sia stato “abbattuto deliberatamente. È davvero triste che qualcuno si sia preso la responsabilità di compiere quello che è davvero un terribile atto di vandalismo.” Gates ha dichiarato che ha visto tanti volontari del Parco nazionale e tanti visitatori in lacrime perché provavano un “vero senso di perdita” e ha raccontato di essere stato raggiunto da “un’ondata” di messaggi di persone dispiaciute. “Alcune persone”, ha raccontato, “potrebbero aver sparso qui le ceneri dei propri cari e tanti hanno trascorso in questo luogo momenti significativi della loro vita.” Resta “davvero difficile da comprendere il motivo di un gesto simile.” L’amministratore delegato della Arboricultural Association, John Parker, ha dichiarato al Times che lo sfogo di shock e rabbia ricorda “l’importanza culturale degli alberi per le persone.” Jack Taylor, attivista del Woodland Trust, ha affermato che “molte specie antiche non avevano protezione legale.” “È un momento disperatamente triste e del tutto inutile. Non era necessario che accadesse”, ha aggiunto l’attivista Peter Buckingham.
Il Vallo di Adriano
Il Vallo di Adriano è un punto di riferimento storico e mondiale. Iniziato nel 122 d.C. durante il regno dell’imperatore Adriano, segnava il confine tra la Britannia romana e la Caledonia non conquistata a nord. Migliaia di soldati e molte delle loro famiglie vivevano lungo le mura, lasciando dietro di sé strutture e oggetti che hanno dato agli archeologi una visione profonda della vita romana nei confini più a nord.