Il giudice distrettuale statunitense Edgardo Ramos ha respinto una causa per diffamazione da 25 milioni di dollari contro Alec Baldwin, ritenendo che le sue parole non fossero denigratorie. La causa era stata intentata da Roice McCollum, sorella del Marine Rylee J. McCollum, ucciso nell’attentato dinamitardo del 2021 a Kabul. Roice aveva pubblicato su Instagram una foto di una persona con il cappello ʼMake America Great Againʼ nelle vicinanze del Monumento a Washington, il 6 gennaio 2021. Alec Baldwin, in precedenza, aveva donato 5.000 dollari alla moglie di McCollum. A seguito della pubblicazione della foto, Baldwin aveva scritto a Roice McCollum su Instagram: “Quando ti ho inviato i dollari per il tuo defunto fratello, in segno di rispetto per il servizio reso al nostro Paese, non sapevo che fossi una rivoltosa del 6 gennaio”.
Nessun crimine
Roice McCollum non è stata accusata di alcun crimine legato all’attacco del 6 gennaio al Campidoglio. Era a Washington, ma non ha partecipato alla rivolta e non è entrata nel Campidoglio. Il giudice Ramos ha ritenuto che le parole di Baldwin non fossero diffamatorie perché alcune delle accuse di offesa, inclusa quella sul “rivoltoso del 6 gennaio”, erano contenute in messaggi privati e non perseguibili come oltraggio e perché inoltre altri commenti erano protetti dal Primo Emendamento, che garantisce la libertà di parola.