È stato fondato da Vittorio Emanuele II di Savoia nel 1861, a seguito dell’Unità d’Italia, come Organo cartografico di Forza Armata, ma nel tempo, per l’altissima qualità delle proprie produzioni, viene riconosciuto come Organo cartografico dello Stato italiano ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960, insieme ad altri organismi.
In effetti, la legge suddetta ha dichiarato espressamente, nel suo articolo 1 che: “ Sono organici cartografici dello Stato: – l’Istituto geografico militare; – l’Istituto idrografico della Marina; – la Sezione fotocartografica dello Stato Maggiore dell’Aeronautica; – l’Amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali; – il servizio geologico.
Al vertice dell’istituto, composto anche da personale dell’Amministrazione civile, vi hanno sempre presieduti alti ufficiali dell’esercito, tra i quali, dal giugno scorso vi era subentrato il generale di divisione dell’esercito, al centro delle polemiche di questi giorni.
È bene sapere che l’I.G.M svolge anche lavori di geodesia, disciplina appartenente alle scienze della Terra, del suo campo gravitazionale e dei fenomeni geodinamici, nonché tipografia e cartografia, con in organico anche la Scuola Superiore di Scienze Geografiche. La struttura dipende dal Comando Militare della Capitale.
Inizialmente l’I.G.M. aveva sede a Torino, prima capitale d’Italia, presso l’originale Ufficio del Corpo di Stato Maggiore del Regno di Sardegna, dell’Ufficio Topografico Toscano e del Reale Officio Topografico Napoletano e nel 1865 venne trasferita la sede a Firenze in contemporanea alla nomina di Firenze a Capitale d’Italia, poi Roma dal 2 ottobre del 1870.
In effetti l’Istituto Geografico Militare, cosi come venne rinominato nel 1882, ebbe il compito di rilevare il territorio dello Stato, formando la nuova Carta Topografica d’Italia in scala 1:100.000, con l’utilizzo della tavoletta pretoriana. Durante il fascismo l’I.G.M. ha provveduto agli aggiornamenti in base ai processi di italianizzazione dei territori, considerando anche le colonie italiane. Dal 1 ottobre 2014, soppresso il Comando militare esercito della Toscana, ne ha anche assorbito i compiti e il personale e dopo la sospensione della leva obbligatoria, anche il Distretto Militare, l’11esimo, istituito nel dicembre 1870, svolgendo funzioni di supporto al personale che ha terminato il servizio militare, fornendo notizie ad altre istituzione come l’INPS e Comuni in tutta la Regione Toscana. È dotato, tra l’altro, di una vasta biblioteca geografica e cartografica con oltre 200 mila volumi ed altre opere non di minore pregio.
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