Non accenna a diminuire il numero di sbarchi a Lampedusa: 2.427 i migranti, fra cui 228 minori non accompagnati, sono ospiti dell’hotspot dell’isola dove, durante la notte, ci sono stati 6 approdi. Nelle acque vicine, fra i natanti soccorsi, è stata avvistata anche una barca di legno di 10 metri con a bordo 133 tra bengalesi, egiziani, eritrei, etiopi, libici, siriani e somali. L’ultimo approdo, prima di mezzanotte, è avvenuto direttamente sulla terraferma: a sbarcare a molo Madonnina sono stati 12 tunisini, fra cui un minore, partiti da Djerba.
Intanto la giornata odierna è contrassegnata dal alcuni trasferimenti di migranti che dunque lasceranno Lampedusa: 680 persone sono destinate a Porto Empedocle, 420 a Trapani.
Tanti arrivi
Sul primo barchino, arrivato a molo Madonnina e partito da Zwara, in Libia, c’erano 35 (fra cui 2 donne) egiziani, eritrei, siriani e sudanesi; sul secondo, salpato da Sfax, in Tunisia, e approdato al molo commerciale, c’erano 20 persone (2 donne e un minore) che hanno detto di essere originarie di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Niger e Sud Sudan. All’alba, in contemporanea, un battello con 29 (2 donne e 4 minori) gambiani, siriani e iracheni partiti da Sfax è arrivato a molo Favarolo e un altro, con 35 (2 minori) in viaggio da Sabratha.
Fuga di minorenni
Nel porto di Bari è giunta in mattinata la Geo Barents, nave di ʼMedici senza frontiereʼ che nei giorni scorsi, nel Mediterraneo, ha soccorso 55 migranti in difficoltà, 46 dei quali sono minorenni non accompagnati. A bordo anche una ragazzina di 15 anni che ha raccontato di essere arrivata da sola, subendo stupri e patendo la fame, dopo aver attraversato la Mauritania, l’Algeria e la Tunisia; presente anche un 16enne, fuggito alla guerra che attanaglia il Sudan, per evitare di diventare un soldato e imbracciare quindi le armi.