Con una mossa senza precedenti, il giudice distrettuale degli Stati Uniti, Matthew Kacsmaryk, ha sospeso l’approvazione, da parte della Food and Drug Administration, della pillola abortiva “mifepristone”, concedendo al governo una settimana per presentare ricorso contro la decisione. Se la sentenza dovesse entrare in vigore, limiterebbe l’accesso al regime standard per l’aborto farmacologico a livello nazionale. La FDA ha approvato il mifepristone più di venti anni fa, da utilizzare con un altro farmaco, il “misoprostolo”. La combinazione permette l’interruzione delle gravidanze fino a dieci settimane. Secondo il Guttmacher Institute , un gruppo di ricerca che sostiene i diritti all’aborto, oltre la metà delle interruzioni, negli Stati Uniti, viene eseguita in modo farmacologico . Le pillole sono diventate sempre più importanti dopo il ribaltamento, lo scorso giugno, della Roe contro Wade. Il presidente Joe Biden ha dichiarato che la sua amministrazione si opporrà alla sentenza e il Dipartimento di Giustizia ha segnalato che farà appello. Una coalizione di gruppi anti-aborto, chiamata “Alliance for Hippocratic Medicine”, aveva citato in giudizio, a novembre, la FDA, contestandole il processo attraverso il quale aveva approvato il mifepristone. Per la coalizione, il governo non aveva valutato adeguatamente la sicurezza del farmaco e non avrebbe dovuto renderlo accessibile tramite la telemedicina durante la pandemia. I querelanti hanno chiesto un’ingiunzione – che il giudice, in parte, ha concesso – per interrompere l’uso del mifepristone a livello nazionale. “La FDA ha acconsentito alle legittime preoccupazioni sulla sicurezza – ha dichiarato il giudice Kacsmaryk – in violazione del suo dovere statutario, sulla base di ragionamenti e studi chiaramente infondati che non hanno supportato le sue conclusioni”. Se la sospensione dell’approvazione del mifepristone da parte della FDA entrasse in vigore, il farmaco non sarebbe più disponibile da nessuna parte negli Stati Uniti. Per il Presidente Biden, la sentenza del Texas rappresenta un rischio per il diritto all’aborto in tutta la nazione. “Non riguarda solo le donne in Texas – ha dichiarato inquilino della Casa Bianca – se così fosse, impedirebbe alle donne di ogni stato di accedere ai farmaci, indipendentemente dal fatto che l’aborto sia legale in uno stato. È il prossimo grande passo verso il divieto nazionale dell’aborto che i funzionari eletti repubblicani hanno promesso di fare legge in America”.