Poche ore dopo aver lasciato le sue impronte digitali in un tribunale di Manhattan e sulla storia americana, l’ex presidente Donald Trump è tornato nella sua residenza, a Mar-a-Lago, proclamando di essere ingiustamente perseguitato. “Non possono batterci nelle urne – ha affermato il tycoon- Quindi cercano di batterci attraverso la legge”. Trump è il primo ex-presidente degli Stati Uniti ad essere accusato di un crimine. In sua difesa si è schierata la maggioranza del partito repubblicano tra cui il candidato governatore dell’Arizona, Kari Lake, Mike Lindell e i deputati Marjorie Taylor Greene della Georgia, Matt Gaetz della Florida, e Ronny Jackson del Texas. “Siamo una nazione in declino – ha continuato Trump – e ora questi pazzi della sinistra radicale vogliono interferire nelle elezioni usando le forze dell’ordine. Noi non posso permettere che accada.” Parlando per meno di 30 minuti, il tycoon è apparso visibilmente provato dagli eventi giudiziari della giornata. Non si è fermato a criticare il caso di New York, rivolgendo la sua attenzione sugli ulteriori rischi legali che dovrà affrontare. Trump deve rispondere di 34 capi di accusa. Ha invitato i pubblici ministeri di Atlanta a “lasciare cadere” il caso legato al presunto tentativo di ribaltare le elezioni del 2020 in Georgia. Ha condannato, inoltre, un’indagine federale in corso sulla sua gestione di documenti riservati ed ha deriso un’indagine dello stato di New York sulla sua attività descrivendo il consigliere speciale Jack Smith, che sta supervisionando il suo presunto coinvolgimento nell’attacco del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti, come un “pazzo. “Detto questo – ha affermato il tycoon – una nuvola molto oscura è calata sul nostro amato Paese. Non ho dubbi che renderemo di nuovo grande l’America” concludendo che l’unico crimine commesso è stato quello di difendere senza paura la nazione da coloro che cercano di distruggerla. Il mondo intero guarda la vicenda Trump. L’ex presidente si dichiara non colpevole. Le sue fortune politiche stanno, tuttavia, aumentando, almeno nei sondaggi primari repubblicani. Greene ha attribuito al procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, la crescita, nei sondaggi, del governatore della Florida, Ron DeSantis. “Alvin Bragg si sta rivelando, suo malgrado, il miglior sostenitore di Donald Trump – ha dichiarato la deputata della Georgia – e sta anche portando gli elettori indipendenti a votare per lui”. Una affermazione non supportata dai recenti sondaggi pubblici, ma che solleva lo spettro di uno scenario da incubo per il GOP: i problemi giudiziari potrebbero regalare la nomination repubblicana a Trump ma, nello stesso momento, regalare ai Democratici la Casa Bianca anche nel 2024.