sabato, 22 Febbraio, 2025
Società

I cani abbandonati che aiutano a riabilitare i carcerati

La fondazione ‘Cave Canem Onlus’, attraverso due progetti ‘Cambio Rotta’, rivolto ai minori, e ‘Fuori dalle Gabbie’, riservato agli adulti, offre una nuova possibilità sia alle persone detenute che ai cani con disturbi comportamentali. In pratica, i cani provenienti da canili o utilizzati nei combattimenti, vengono affidati alle cure dei detenuti che li seguono dal principio fino all’affidamento alle famiglie che li accoglierà. Lo scopo della fondazione, è dare ad entrambi la chance di riabilitarsi a vicenda e riscoprire il valore di una socialità sana. La Vicepresidente della Fondazione, Federica Faiella, spiega ‘’Grazie alla valenza rieducativa di questo progetto, la persona detenuta avrà acquisito nuove competenze e sarà pronta a vivere nel rispetto della legalità, mentre il cane rieducato sarà pronto per essere adottato da una famiglia. È un doppio riscatto”.

Nello specifico, il progetto ‘Cambio Rotta’ coinvolge i minori autori di reato ammessi all’istituto della messa alla prova, ossia quella fase in cui il processo si congela e il ragazzo viene assegnato a un progetto di pubblica utilità. Laddove dimostri di avere elaborato il reato e rinsaldato il patto con la società, il processo si chiude e il reato si intende estinto. “L’obiettivo è combinare efficacemente un servizio di accudimento, gestione e recupero comportamentale di cani e gatti vittime di abbandono”, spiega ancora la vicepresidente, “ con iniziative di giustizia riparativa che supportino il processo di responsabilizzazione dei ragazzi, la ricostruzione delle reti educative e sociali e la rielaborazione del reato”, e aggiunge, “facciamo in modo di limitare il rischio che i ragazzi tornino a delinquere perché, a chi si distingue nell’aiutare i cani ospitati nel canile, destiniamo borse di studio o borse di lavoro grazie alle quali possono seguire percorsi professionalizzanti e acquisire la qualifica di educatore cinofilo.

I migliori vengono assunti nella nostra fondazione”. Dal 2021 ad oggi sono stati coinvolti 385 cani e 39 minori, dei quali 27 hanno superato con successo la ‘messa alla prova’, 11 hanno beneficiato di una borsa di studio per diventare educatori cinofili e 5 sono entrati a far parte della Fondazione con un incarico professionale. Con l’ulteriore progetto ‘Fuori dalle Gabbie’, presente all’interno della Casa di Reclusione di Spoleto, della Casa Circondariale di Napoli Secondigliano e dell’Istituto Penale Casal del Marmo di Roma (struttura che accoglie sia minorenni che maggiorenni), le persone detenute coinvolte sono formate e svolgono lavori di pubblica utilità nel canile comunale per migliorarlo dal punto di vista strutturale attraverso opere di manutenzione. Finora, 154 persone detenute hanno partecipato ai corsi di formazione di ‘Fuori dalle Gabbie’, 16 persone detenute hanno svolto lavori socialmente utili in canile e 166 i cani aiutati. A tal proposito Federica Faiella racconta:

“I detenuti curano tutte le fasi dell’accudimento, dalle passeggiate all’aria aperta ai momenti di gioco, dal supporto durante le visite veterinarie, per tranquillizzarli, fino all’assistenza negli incontri con i potenziali adottanti. Quando un cane viene coinvolto in un’attività con giovani e adulti, il cane riacquista fiducia nei confronti dell’uomo e loro si sentono maggiormente responsabilizzati”. La Vicepresidente di Cave Canem conclude: “Ciò che vogliamo fare è essere manager del cambiamento, incidere positivamente sulla società”.

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