In uno scenario globale di netta ripresa del turismo dopo il Covid, anche l’Italia registra un l’andamento positivo. Banca d’Italia rileva che nei primi nove mesi dell’anno il Bel Paese ha accolto circa 56 milioni di viaggiatori dall’estero, quasi il doppio del 2021 (+94%), riducendo al 26% il divario rispetto al dato pre-pandemia. Enit (Agenzia nazionale del turismo) sottolinea invece che a dicembre 2022 il nostro Paese presenta il più elevato tasso di saturazione delle prenotazioni OTA in Europa (37%, 6 punti percentuali sopra la media), mentre per le prenotazioni aeree previste a gennaio 2023 verso l’Italia si registra il maggiore incremento rispetto allo stesso mese del 2022 (+106% contro +84% in Francia e +49% in Spagna) “Nonostante i dati sono molto positivi, nei due anni di Covid 2020-2021 abbiamo perso l’82% di fatturato come agenzie e tour operator. Nel 2022 c’è stata un po’ di ripresa ma è iniziata solo con aprile e maggio dello scorso anno. Negli ultimi due mesi siamo tornati alla normalità. Anzi, a gennaio forse siamo persino sopra a gennaio 2019”, ha detto Franco Gattinoni, presidente di Federazione Turismo Organizzato (Fto) della Confcommercio. “Il nostro settore vale 20 miliardi circa di fatturato e poi c’è un indotto di 4 volte tanto”, ha spiegato Gattinoni. “Le realtà è che grandi e piccole imprese hanno ancora le casse vuote e non abbiamo ancora ricevuto i contributi 2021 che ci avevano promesso. Bisogna colmare questa carenza finanziaria”, ha aggiunto.