l’Anief osserva come “con l’ennesimo mini-incremento del mese di giugno, erogato in questi giorni, il personale della scuola ha ricevuto una variazione dello 0,42%, sulla base della fascia stipendiale di anzianità in cui si è attualmente inseriti.
Di conseguenza, per insegnanti e personale Ata, l’indennità di vacanza contrattuale potrà aumentare di pochi spiccioli: su uno stipendio di 1.500 euro, che è la media delle retribuzioni nella scuola, si applicherà un aumento di circa 6 euro”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “ne’ l’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale ne’ i 100 euro promessi a seguito del vago accordo di Palazzo Chigi del 24 aprile riescono a coprire di certo gli 8 punti di ritardo stipendiale rispetto all’inflazione, accumulati tra il 2007 e il 2015.
Il tutto avviene mentre i lavoratori di ruolo continuano ad avere la carriera ‘raffreddata’, ovvero penalizzata, per la mancata intera valutazione dei periodi di precariato, a dispetto delle sentenze dei giudici che sostengono il contrario e assegnano migliaia di euro di arretrati. E mentre le carriere rimangono bloccate sul nascere, a partire da quelle del personale Ata”.