Un anno vola via e con esso tutte le attese, le speranze e le paure. Un anno che sicuramente interpella e crea una riflessione per non cedere il passo alle lamentele e ai rimpianti spesso di taglio infantile.
Chiedersi: ho dato tutto il meglio di me per colorare le giornate di solarità e ottimismo?
Ho abbracciato la vita senza pretendere ciò che non avrei mai dato a partire dalla gratuità dell’abbraccio disinteressato e vero?
Ho fatto di tutto per essere più umano e meno imbottito di orgoglio cattiveria egoismo e prepotenza?
Se la risposta è positiva ecco che occorre ripartire con entusiasmo per riprendere un cammino dove spesso ci si è fermati a riposare. Il nuovo anno sociale, solare, (speriamo che lo sia per tutti) sarà oppure è già come noi lo vogliamo, come tu decidi di viverlo.
È questione di sguardi: questione di coscienza pulita e azione forte che sa di bellezza. Se ognuno di noi posasse il pesante fardello di ciò che non serve per essere felici e se stessi, cioè il peso della tristezza, dell’arrivismo a tutti i costi, del volere senza agire, il primeggiare senza essere a dimensione “umiltà”, anche questo anno sarà peggio del precedente perché non si snoderà sulle vie della vita ma sul palcoscenico della teatralità della recita dove anche gli applausi sono finti. Sarà il tuo sguardo a dire se la tua vita è un inno di gioia, se la semplicità e la bellezza albergano ancora nel tuo animo e tu sei un autentico guerriero di gioia e di pace.
Lasciati abbracciare dalla vita, rivestiti d’amore e poi perditi fra le braccia della speranza e vola verso i tuoi sogni che forse non hanno più tempo di stare a marcire nel labirinto delle tue giornate e desiderano spiccare il volo verso l’infinito dove tutto è eterno perché vero… vero come il tuo cuore che invoca a qualunque età uno sguardo d’amore puro e cristallino.