I segnali di rallentamento e di una possibile inversione del ciclo economico in Italia, dopo sette trimestri di forte recupero, continuano ad essere parzialmente attenuati da indicazioni meno negative provenienti dal mercato del lavoro e dalle aspettative delle famiglie e delle imprese. È quanto emerge dal rapporto Congiuntura di Confcommercio. “Le famiglie patiscono l’elevata inflazione in termini di minore potere d’acquisto e se gli interventi di sostegno da parte del Governo neutralizzano in buona parte, specialmente per le fasce più deboli, la riduzione del valore reale dei redditi correnti, possono poco sulle perdite in conto capitale, cioè sulla ricchezza detenuta in forma liquida. Emergono, di conseguenza, comportamenti di acquisto e consumo più prudenti, soprattutto in relazione ai beni”, si legge nel rapporto. A ottobre la produzione industriale ha mostrato una riduzione congiunturale dell’1,0% e dell’1,3% su base annua. Stando alle indicazioni degli imprenditori, la tendenza non dovrebbe modificarsi nel breve periodo. Nonostante i segnali di minore dinamicità dell’economia, il mercato del lavoro evidenzia, anche a ottobre, incoraggianti seppure moderati segnali di crescita (+0,4% del numero di occupati).