domenica, 24 Novembre, 2024
Esteri

G20: Zelensky propone le condizioni di pace

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un lungo intervento in videoconferenza al G20 che si sta svolgendo a Bali, ha esposto le condizioni per una pace che possa mettere definitivamente fine al conflitto tra la Federazione russa e l’Ucraina. Già Dopo la liberazione di Kherson Zelensky si era detto pronto ad avviare i colloqui per una soluzione giusta di pace e per porre fine alla crisi tra i due Paesi. “Proprio quando il mondo sperava di riprendersi dai colpi della pandemia, la guerra provocata dalla Russia ha causato una nuova serie di sfide globali. Questo deve essere fermato. C’è una serie di soluzioni che devono essere implementate. E voglio che il dibattito al riguardo sia pubblico, non dietro le quinte.

Voglio che se ne parli in termini specifici e non a grandi linee”. “Voglio che questa guerra di aggressione finisca sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Non “in qualsiasi modo”, secondo l’appropriata formulazione del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres”, ha sottolineato il presidente. “All’Ucraina non dovrebbe essere proposto di arrivare a compromessi sulla sua coscienza, sovranità, territorio e indipendenza. Se non ci sono azioni concrete per ristabilire la pace, significa che la Russia vuole semplicemente ingannare di nuovo tutti voi e congelare la guerra proprio quando le sue sconfitte sono diventate notevoli”, ha proseguito Zelensky . “Non permetteremo alla Russia di aspettare, ricostruire le sue forze e poi iniziare una nuova serie di terrore e destabilizzazione globale. Sono convinto che questo sia il momento in cui la distruttiva guerra russa debba e possa essere fermata”, ha aggiunto.

Il presidente ucraino propone le condizioni per avviare la trattativa con la Russia. La prima è la sicurezza dalle radiazioni e dal nucleare. La Russia ha trasformato la centrale nucleare di Zaporizhzhia in una bomba radioattiva che può esplodere in qualsiasi momento. “Considero criminale anche un’ipotetica possibilità di uno scenario del genere. La sicurezza dalle radiazioni deve essere ripristinata”, ha spiegato Zelensky. La seconda condizione è la sicurezza alimentare. “Credo che la nostra iniziativa per l’esportazione di grano meriti un’estensione indefinita, non importa quando la guerra finirà. Il diritto al cibo è un diritto fondamentale di ogni persona al mondo”, ha detto Zelensky.

Terzo punto, la sicurezza energetica. “Circa il 40% della nostra infrastruttura energetica è stata distrutta dagli attacchi dei missili russi e dei droni iraniani utilizzati dagli occupanti. Ogni settimana la Russia fa saltare in aria le nostre centrali elettriche, i trasformatori e le linee di alimentazione elettrica. Un obiettivo correlato di questo terrore è impedire l’esportazione della nostra elettricità nei paesi vicini, il che potrebbe aiutarli in modo significativo a stabilizzare la situazione energetica e a ridurre i prezzi per i consumatori. La Russia è interessata alla crisi energetica. E dovremmo essere tutti interessati a porre fine al terrore”, ha aggiunto Zelensky.

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