domenica, 22 Dicembre, 2024
Politica

Draghi: Meloni “incuriosisce ma non preoccupa” l’Europa

Su gas e prezzi il 20 a Bruxelles una decisione unanime

Nessuna preoccupazione dall’Europa ma “curiosità” sul nuovo Governo che nascerà in Italia, mentre sull’energia “le cose si stanno muovendo”. Un Draghi cauto, dialogante, che indica soluzioni e vede i problemi italiani con realismo e una punta di ottimismo.

Rispetto scelta degli italiani

Prima che da Praga e dal Consiglio europeo informale dove era presente per il forum della Comunità Politica Europea, rimbalzi qualche osservazione polemica, mette in chiaro. “Sul nuovo Governo”, commenta il premier, “c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. Quando c’è un cambio di governo c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani”, fa presente Draghi, “e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”. Il premier in una delle sue ultime uscite pubbliche da Presidente del Consiglio italiano stempera così anche una polemica sorta ieri tra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e la ministra francese Laurence Boone, questa ultima che ha commentato: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”. Ieri sera la precisazione della esponente politica francese: “Non vogliamo dare lezioni a nessuno”.

Prezzo gas su tre elementi

Sul tema energia e il tetto europeo ai costi del gas nessuna decisione è stata presa. Draghi però spiega che le cose vanno avanti, che la proposta dell’Italia di un price cup, sarà affrontata e discussa. Bisognerà nel frattempo che maturino nuove proposte e indicazioni, come ad esempio tre indicazioni che possano favorire un accordo comune. “Sull’energia le cose si stanno muovendo”, spiega Draghi in conferenza stampa, “la Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi – tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell’elettricità – ci saranno”.

L’accordo sarà trovato

Nel merito delle scelte il premier italiano ribadisce che le proposte messe in campo, sono tutte utili. “Sono d’accordo sulla proposta di Gentiloni e Breton. Proposte simili c’erano anche 5-6 mesi fa. È una proposta molto naturale”, puntualizza Draghi, “tanto più dopo la decisione tedesca. E’ quello che serve per mettere tutti i Paesi, sia quelli che hanno spazio fiscale sia quelli che non ne hanno, su un livello uguale”. “Dobbiamo lavorare insieme”, ha inoltre fatto presente il premier, “per affrontare la crisi energetica. Possiamo anche farlo in ordine sparso, ma perderemmo l’unità europea”.

Vienna frena, patto condivido

Vienna però frena sull’ipotesi del price cap che “non dovrebbe trasformarsi in un embargo al gas dalla Russia”, come evidenzia il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, precisando di essere tuttavia favorevole ai negoziati per arrivare a una soluzione comunitaria per abbassare i prezzi del gas e dell’energia.

Propaganda russa aggressiva

A dominare i lavori del Consiglio europeo informale e quelli del Forum della Comunità Politica Europea, la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia. Ieri lo scenario si è maggiormente incupito sul possibile attacco atomico della Russia. L’Europa conferma Draghi è compatta nel condannare l’aggressione militare della Russia.

“Sull’Ucraina c’è grande unità”, riferisce Draghi, molti si sono lamentati per una propaganda russa nei loro Paesi più aggressiva”. Sul piano di ricostruzione della Ucraina

il premier ha annunciato che “si sta tornando a parlare di ricostruzione, ci sarà una grande conferenza in Germania per un piano di ricostruzione”.

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