Oltre tremila agricoltori spagnoli provenienti dalle regioni di León, Zamora e Salamanca sono scesi in piazza nella città di León per manifestare contro l’apertura delle dighe sul fiume Douro che permetterebbero di lasciar passare acqua dal territorio spagnolo verso quello portoghese. Gli agricoltori, infatti, considerano questa misura dannosa per la loro attività, soprattutto in un anno come questo, particolarmente difficile a causa della siccità che ha gravemente colpito l’intero territorio iberico.
La condivisione contestata delle acque dei cinque fiumi che attraversano Spagna e Portogallo (Tago, Douro, Guadiana, Minho e Lima) è, però, regolata dalla convenzione di Albufeira, firmata da entrambi i Paesi nel 1988 nell’omonima città portoghese ed entrata in vigore nel gennaio 2000. In base all’accordo, riferisce la stampa portoghese, i due maggiori bacini di ritenzione del fiume che gli spagnoli chiamano Duero e i portoghesi Douro, nelle zone fra Zamora e Salamanca, dovranno, entro la fine dell’anno idrologico (30 settembre), cedere al Portogallo più della metà dell’acqua contenuta in questo momento dalle loro dighe, vale a dire circa 650 ettometri cubi.