Forte aumento dell’occupazione in Svizzera: nel secondo trimestre sono stati contabilizzati 5,3 milioni di posti di lavoro, il 3,2% in più dello stesso periodo del 2021, per un totale di 4,1 milioni di equivalenti a tempo pieno (pure +3,2%). La progressione di 164’000 di nuovi occupati sull’arco di anno rappresenta l’incremento più forte da quando vengono rilevati questo tipo di dati, cioè dal 1991, osserva l’Ufficio federale di statistica (UST) in un comunicato odierno.
La crescita ha interessato sia il settore secondario dell’industria e delle costruzioni (+2,2% +23’000) che quello dei servizi (+3,4%, +140’000). L’occupazione è aumentata anche nel confronto con i primi tre mesi dell’anno: +0,7% al netto degli effetti stagionali. A livello di singoli settori va sottolineata la forte crescita nel ramo alberghiero e della ristorazione (+17,3%, +37’000). Dinamismo è stato mostrato anche dai segmenti trasporti e comunicazione (+4,0%), sanità (+3,7%) servizi alle imprese (+2,4%), attività manifatturiere (+2,2%), finanza e assicurazioni (+2,1%), costruzioni (+2,0%) e istruzione (+1,9%).
Più contenuta è stata invece la crescita nel commercio (+0,7%).
Nell’ottica regionale, dappertutto l’occupazione cresce, con tassi che vanno dal +2,4% della Svizzera nordoccidentale al +4,3% della Svizzera centrale.
La Svizzera Orientale, che comprende i Grigioni, segna un +3,4%, mentre il Ticino +3,5%. Tornando a livello nazionale, nel secondo trimestre si contavano 128’000 posti liberi, 39’000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+45,5%). Le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono fortemente aumentate rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, in particolare nel ramo delle attività manifatturiere. (ITALPRESS).
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