Le esercitazioni aeree e marittime dell’esercito cinese intorno a Taiwan potrebbero avere lo scopo di preparare l’invasione dell’isola per cambiare lo status quo nella Regione dell’Asia-Pacifico.
Il ministro degli Esteri di Taipei Joseph Wu, infatti, ha denunciato che “la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan”. Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che “la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell’intera regione dell’Asia-Pacifico”.
Taiwan ha affermato che le esercitazioni militari cinesi sono apparse come una simulazione di attacco all’isola della capitale Taipei, poiché gli aerei e le navi da guerra cinesi hanno attraversato la linea mediana dello Stretto in una continua dimostrazione di forza mirata a destabilizzare.
L’esercito taiwanese ha risposto seguendo il protocollo: allarmi radio, invio di pattuglie aeree e di navi militari (già mobilitate ieri a seguire come un’ombra le unità cinesi) e dispiegando sistemi missilistici terrestri, ha riferito il ministero della Difesa in una nota. Le esercitazioni cinesi sono la risposta alla visita fatta in settimana dalla speaker della Camera americana Nancy Pelosi, la figura istituzionale di grado più alto a recarsi nell’isola negli ultimi 25 anni.