“Il Meeting di Rimini si propone anche quest’anno come preziosa occasione di incontro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura. Un evento che si rinnova da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della nostra società attraverso la sollecitazione della coscienza di tanti giovani. Il titolo scelto per l’edizione 2022 – ‘Una passione per l’uomo’ – è dotato di grande forza, accresciuta, se possibile, dal contesto nel quale viviamo. Più che mai il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfida che si pone all’uomo contemporaneo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Josef Heinrich Scholz per il Meeting di Rimini.
“Anzitutto il tema del diritto alla vita. A poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”, osserva il capo dello Stato.
“L’Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità. La passione per l’uomo, invece, ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazione tra i popoli, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità.
Un’aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità.
Un’impresa che sfida tutti noi. Ci sfida sul terreno della tutela di ogni persona, come nel caso del contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà. Ci sfida sul terreno della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione.
Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l’aumento delle povertà e delle emarginazioni. La persona è al centro, e viene prima di ogni altro aspetto”, sottolinea Mattarella. (ITALPRESS)