Dopo la brusca frenata causata dalla pandemia, sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni delle imprese. Nel secondo trimestre di quest’anno sono 32.406 in più, numero non lontano dalla media dell’ultimo decennio, come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni e 50.197 cessazioni. È quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere.
Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo più consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in più, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844). A livello regionale è la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55%): Sardegna (+0,82%), Lazio (+0,69%), Puglia (+0,66%), Valle d’Aosta (+0,64%), Trentino-Alto Adige (+0,63%), Lombardia (+0,61%), Emilia-Romagna (+0,59%) e Sicilia (+0,58%).