Dal Pnrr 135 milioni di euro per i tre progetti pilota per le 33 ‘Green communities‘, per i quali sono state selezionate le Regioni Emilia Romagna, Piemonte e Abruzzo, che si aggiudicano in totale 6 milioni di euro. “Partono i primi tre progetti pilota nei tempi previsti dal Pnrr – ha spiegato la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini -, ne seguiranno altri 30 in tutto il Paese per realizzare una strategia nazionale sulla montagna contro lo spopolamento, per favorire i servizi in montagna e nuovi strumenti di finanziamento dei piccoli comuni come i certificati forestali”. Le “Green communities” – comunità locali costituite da territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato tutte le risorse principali di cui dispongono – sono state previste dalla legge di stabilità del 2016, che ha assegnato al Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie la predisposizione della cosiddetta “Strategia nazionale delle Green communities“, di concerto con gli altri Ministeri e con la Conferenza Unificata.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – all’interno della Componente 2 relativa a “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” della Missione 2, “Rivoluzione verde e transizione ecologica” – prevede uno specifico investimento, il cui coordinamento è affidato al Dara, proprio per rilanciare le “Green Communities”. Secondo il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “era qualcosa che aspettavamo da tempo.
Finalmente più risorse al fondo montagna. È un buon modo per garantire che la transizione ecologica e verde sia considerata davvero un pilastro del Pnrr per poi agganciarsi al tema delle aree montane”. “Non vedevamo l’ora – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Per fare le cose ci vogliono le risorse. Per la prima volta un governo si ricorda concretamente di investire. Nelle nostre vallate si parla un dialetto diverso l’uno dall’altro, è una ricchezza culturale che dobbiamo difendere. I
progetti “saranno caratterizzati dalla mobilità sostenibile e dalla creazione di percorsi in termini turistici sulle specialità alimentari regionali. Finalmente arrivano soldi veri e non chiacchiere”, ha concluso il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.