Una grande giornata densa di emozioni quella del 14 marzo; è giunto a Palermo Salvatore Attanasio, papà di Luca Attanasio, Ambasciatore italiano in Congo, ucciso in un agguato il 22 febbraio 2021.
Papà Salvatore ha portato la sua emozionante testimonianza presso la la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile in occasione della conferenza “Il linguaggio della speranza e della legalità – Dai banchi di scuola al tessuto sociale” per la quale ho avuto l’onore di fare da moderatore ai prestigiosi relatori presenti: il prof. Nicolò Mannino e il dott. Salvatore Sardisco, rispettivamente presidente e vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, che ha promosso e organizzato l’incontro.; il prof. Mario Zito, Assessore alle Culture del Comune di Palermo, la dott.ssa Rosanna Gallo, dirigente del Centro Giustizia Minorile, il Colonnello Antonino Longo, 83° Comandante del Reggimento “Lancieri d’Aosta” (6°), il dott. Maurizio Pili, Dirigente di Polizia Penitenziaria e Direttore Sicurezza del C.G.M., Centro Giustizia Minorile Sicilia, il Maggiore Riccardo D’Aquila e il dott. Francesco Cerami, Comandante dell’Istituto Minorile di Palermo e Dirigente della Polizia Penitenziaria.
L’arte, la cultura, la Costituzione, la guerra, la difesa, la Patria e la pace: questi i temi affrontati negli interventi dei relatori; temi che hanno toccato il cuore dei veri protagonisti della giornata: i giovani.
I giovani artefici del nostro futuro ma già protagonisti, talvolta purtroppo silenziosi, del nostro presente; giovani a cui abbiamo il dovere di dare risposte e di consentire di sognare, di credere e di avere degli obiettivi da realizzare con forza, costanza e impegno, seguendo ideali di pace, giustizia e legalità. La stessa voglia di sognare e i medesimi sentimenti di giustizia ed equità erano le caratteristiche di Luca Attanasio, Luca uomo delle istituzioni, ma al tempo stesso, marito, padre e figlio. Con composta commozione Salvatore Attanasio ha emozionato tutti i presenti raccontando alcuni particolari della carriera di Luca delineando talune sfaccettature poco note del suo carattere che lo hanno reso un grande uomo delle nostre istituzioni.
I giovani non hanno bisogno di eroi ma di esempi; esempi di grandi uomini che per spirito di servizio, prestando fede a un giuramento di vita, hanno portato avanti la propria giusta causa fino alla fine, non tradendo mai il proprio ideale e mantenendo sempre il più fulgido esempio per tutti noi.
Dopo la consegna del Primo Premio Memorial “Luca Attanasio”, i tanti giovani dell’Istituto Comprensivo di Cerda, e del Filippo Parlatore, del Liceo artistico Ragusa e del Liceo Scientifico Cannizzaro di Palermo hanno letto dei messaggi indirizzati a Salvatore Attanasio e ai tanti sfortunati coetanei reclusi presso il carcere minorile.
Messaggi, lettere, disegni e interventi che donano una forte speranza in tutti noi nel ricordo sempre vivo di Luca Attanasio che, in occasione della consegna del Premio Internazionale Nassirya per la Pace, ricevuto nell’ottobre 2020, disse: “fare l’Ambasciatore è come una missione e quando sei un rappresentante dello Stato hai il dovere morale innanzitutto di dare l’esempio”.