“È un momento in cui L’università deve riflettere sul proprio ruolo e su quanto grazie a questi fondi può lasciare il segno. Le università in tutta italia – ha aggiunto – giocano il ruolo di faro, che può essere offuscato come successo, ma deve riprendere a emanare la propria luce perché è un punto di riferimento estremamente importante. È anche uno strumento che permette di lavorare sul territorio ma sempre con uno sguardo internazionale: l’università è un luogo, ma guarda al mondo”.
“Il cambio di passo che chiedo a tutti gli atenei, e anche qui, consiste nell’assumere sempre di più tutti i principi fondamentali per una grande assunzione di responsabilità comune nel sapere usare le risorse e nell’avere una visione a lungo termine e non pensare solo all’oggi”. “Questo è il primo anno in cui le risorse sono tante: 11 miliardi del PNRR, abbiamo aumentato in legge di bilancio i fondi per finanziare le Università, tra 5 anni aumenteranno di oltre 800 milioni rispetto a quello che c’è oggi, abbiamo istituito programmi per la ricerca di base e applicata che premiano gli individui, abbiamo investito in bandi per le residenze per gli studenti, nelle borse di studio cercando di stimolare l’iscrizione delle ragazze alle lauree stem, abbiamo aumentato i percorsi che prevedono la mobilità”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, oggi a Catania, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico.