“Resta da vedere come si comporteranno le due anatre zoppe del Governo, ovvero il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Il primo sembra ormai essersi accodato all’antieuropeismo di Salvini e Di Maio, con un incredibile voltafaccia a soltanto due settimane dalla famosa conferenza stampa da lui richiesta in pompa magna, nella quale esigeva carta bianca per negoziare con l’Europa, mandato che non ha poi ovviamente ottenuto.
Anziché dimettersi, come aveva promesso di fare in quell’occasione, davanti a tutti gli italiani, ha preferito tirare a campare e scrivere improbabili lettere all’Europa, accettando l’evidente sudditanza ai due vicepremier e mostrando cosi’ la sua assenza di peso.
Il secondo, da esperto tecnico qual è, sta facendo di tutto per convincere l’Europa che i conti sono migliori del previsto e, allo stesso tempo, convincere i due vicepremier che portare a Bruxelles soltanto dei dati non è sufficiente.
Se la sua linea non passerà, anche il povero Tria sarà costretto a decidere se avallare la posizione contro l’Europa della maggioranza di Governo o rassegnare le dimissioni, per evitare di passare alla storia come il primo ministro dell’Economia che ha portato l’Italia all’umiliazione della Troika”.
Lo afferma Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.