La tre giorni promossa da La Discussione a Saint Vincent ha un quadro di riferimento solido che affonda le radici in una tradizione popolare originale che non è schiava di ideologie o di demagogie ma è attenta alla centralità delle persona come parte di una comunità.
Elena Ruo e Antonino Giannone hanno delineato il contesto con cui la politica post-pandemia dovrà misurarsi affrontando problemi, a cominciare da quello dell’ambiente, che richiedono soluzioni innovative e razionali .Una politica rinnovata, attenta alla concretezza, riformatrice e consapevole dei rischi derivanti dalle diseguaglianze e dallo stravolgimento dei valori che è sempre in agguato. La transizione dovrà tradurre in termini moderni impostazioni politiche che in passato hanno assicurato sviluppo economico e coesione sociale.Una delle esperienze più significative fu quella del cattolicesimo sociale che ebbe in Carlo Donat Cattin il più autorevole interprete politico. Lo hanno ricordato Achille Colombo Clerici, Giorgio Merlo, Giovanni Quaglia, Maria Tripodi e Francesco Tufarelli.
Un’eredità complessa quella del leader di Forze nuove che attrae l’interesse di giovani che coltivano la passione politica. Con entusiasmo e carica ideale ne hanno parlato Francesca Bovio, Luigi Forte, Giuseppe Lavitola, Nicola Affronti e Fabio Migliorati.
Oggi il dibattito entra nel vivo con una serie di confronti sugli scenari presenti e possibili della politica italiana, anche alla luce delle ultime novità emerse dopo le elezioni amministrative